Cassazione: i Fasciani sono un clan mafioso

Cassazione: i Fasciani sono un clan mafioso
Martedì 17 Aprile 2018, 23:00 - Ultimo agg. 23:37
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«Può ritenersi processualmente acquisito che la famiglia Fasciani ha costituito una associazione per delinquere di tipo mafioso con a capo Carmine Fasciani». La mafiosità del clan Fasciani, operativo nel quartiere di Ostia sul litorale romano, è confermata dalla Cassazione con la sentenza 16048, depositata l'11 aprile, che mette in collegamento con una lettura incrociata gli esiti giudiziari dei blitz Operazione Tramonto e Nuova Alba e tutte le sentenze finora pronunciate, in diversi gradi di giudizio compresi i verdetti degli 'ermellinì, nei confronti degli appartenenti al clan. Per evitare che sia ancora messa in dubbio la mafiosità dei Fasciani, la Cassazione ricorda che gli stessi supremi giudici il 26 ottobre 2017 hanno annullato con rinvio la sentenza della Corte di Appello che aveva eliminato l'aggravante mafiosa per il capoclan Carmine e sua moglie Silvia Bartoli. In particolare, la Seconda sezione penale della Suprema Corte - presidente Piercamillo Davigo - afferma che è anche grazie ai «principi» fissati da quell'annullamento delle condanne soft che «può ritenersi processualmente acquisito» che «nell'ambito di tale associazione i promotori, Carmine Fasciani e la moglie Silvia, hanno posto in essere una serie di fittizie intestazioni relative» allo stabilimento Villagè di Ostia, accertate con autorità di giudicato.
Per i prestanome di
comodo è stata riconosciuta l'aggravante mafiosa nei confronti di Daniele Carbone, Antonio Basco e Maria Luisa Piselli, mentre è stata annullata con rinvio, l'esclusione di tale aggravante per Carmine Fasciani e la moglie. I giudici dell'appello bis dovranno riconoscere la mafiosità della coppia in base ai principi stabiliti dalla Cassazione che hanno valore di giudicato, sottolinea il verdetto di Davigo, teso ad evitare che in altri processi al clan si verifichino «esiti illogici», ossia si torni all'associazione semplice.
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