Castel Madama, è geloso del compagno della madre e gli spara con la balestra: cinquantenne in sala operatoria con un dardo infilzato nel rene

Castel Madama, spara con una balestra al compagno della madre: cinquantenne lotta tra la vita e la morte
Castel Madama, spara con una balestra al compagno della madre: cinquantenne lotta tra la vita e la morte
Venerdì 15 Aprile 2022, 17:32 - Ultimo agg. 16 Aprile, 06:54
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Dramma in un appartamento nel cuore di Castel Madama, vicino Tivoli, ieri poco prima dell’ora di pranzo un ragazzo ha sparato con una balestra al compagno della madre. La vittima, 50 anni, originario di Monterotondo, è stato colpito alla schiena dal dardo e le sue condizioni sono apparse subito gravissime. L’uomo è stato elitrasportato al Gemelli dove i medici hanno dovuto operarlo d’urgenza. L’aggressore, uno studente di 28 anni originario della Sardegna così come la madre, ha sparato con una sua balestra al culmine di una lite che sembrerebbe essere nata per una discussione, scaturita anche dalla gelosia. A spingerlo verso a tale gesto, come confermato subito ai carabinieri arrivati sul posto insieme all’ambulanza, era la sua contrarietà alla relazione tra i due, nata qualche mese fa.

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LA CONFESSIONE


«Avevo le mia ragioni - avrebbe raccontato il ragazzo ai militari prima di essere arrestato - non doveva essere il compagno di mia madre». Il 28enne alla vista dei carabinieri avrebbe subito confessato l’accaduto e la sua versione sarebbe stata confermata anche dalla madre e dalla stessa vittima che, per quanto ferita, era ancora cosciente. Per l’aggressore, quindi, sono scattate le manette con l’accusa di tentato omicidio
In un primo momento si era diffusa la notizia che il ragazzo avesse agito per difendere la madre dai maltrattamenti dell’uomo. Una circostanza subito smentita. I militari, però, dovranno ora ricostruire esattamente cosa è accaduto in quell’appartamento nel centro del paese, poco prima delle 13. Inoltre dovranno anche appurare se tra il ragazzo ed il compagno della madre ci fossero state già avvisaglie o se lo screzio di ieri fosse un episodio isolato. Altro elemento di indagine è quello relativo alla balestra con cui il giovane ha sparato all’uomo.
Quel tipo di balestra è in libera vendita perché non troppo potente ma con poche e semplici modifiche può diventare una vera, e letale, arma.

I tecnici dell’Arma dovranno appurare, quindi, se la balestra sia stata manomessa e potenziata. In questo caso l’elenco dei capi di imputazione del ragazzo si potrebbe anche allungare. L’aggressore, appassionato di softair, possiede altre repliche di armi. Le indagini, coordinate dalla procura di Tivoli e dal pubblico ministero di turno Federico Carrai, punteranno anche a capire la dinamica dei rapporti tra i due. 

La famiglia, da quello che hanno potuto ricostruire i carabinieri dopo le prime verifiche e le prime ricostruzioni, era da poco arrivata a Castel Madama. I tre si erano trasferiti nell’appartamento in via delle Gorghe, poco distante dal municipio e dal centralissimo parco dei Collicelli, da una ventina di giorni. Prima abitavano in Sardegna, ma avevano recentemente traslocato per motivi di lavoro. Alle 13 è partita la chiamata al 112 e sul posto sono intervenuti militari e paramedici. Il personale dell’ambulanza ha cercato subito di stabilizzare la vittima, trovata in una pozza di sangue, con il dardo conficcato nella schiena, all’altezza dei reni e, prima di poterlo trasferire, hanno dovuto tagliare una parte della freccia. Nel frattempo un elicottero del 118 decollava verso Castel Madama dove è atterrato nel vicino campo sportivo, un piccolo stadio nelle campagne alle porte del paese. Ad attenderlo c’era l’ambulanza. Il velivolo, quindi, ha trasportato la vittima al Gemelli dove è stato operato d’urgenza per rimuovere il dardo e per valutare con maggiore precisione la gravità delle ferite riportate. 

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