La portaerei Cavour rientra in Italia dopo 3 mesi di missione Usa: pronta per accogliere F35B

La portaerei Cavour rientra in Italia dopo 3 mesi di missione Usa: pronta per accogliere F35B
La portaerei Cavour rientra in Italia dopo 3 mesi di missione Usa: pronta per accogliere F35B
Venerdì 30 Aprile 2021, 20:23 - Ultimo agg. 4 Novembre, 20:09
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Nave Cavour è rientrata oggi in Italia, nella stazione navale Mar Grande di Taranto, dopo aver percorso in tre mesi 15.000 miglia marine, al termine della Campagna Ready for Operations.  La nave è stata “salutata” in Mar Jonio dal cacciatorpediniere Andrea Doria, dalla nave anfibia San Giusto e dal sommergibile Prini. L’ammiraglia della Squadra Navale ha avviato con pieno successo le attività fondamentali nel percorso di qualificazione ad impiegare gli F-35 nella versione B, a decollo corto e appontaggio verticale.

“Questa portaerei rappresenta la massima espressione del potere marittimo e della naval diplomacy di una Nazione. La capacità portaerei è indicativa del rango internazionale del Paese ed è il pilastro della capacità di proiezione sul mare e dal mare” ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Stefania Pucciarelli, che ha accolto nave ed equipaggio in rappresentanza del Ministro della Difesa, accompagnata dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e dal comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio Paolo Treu.

La Marina Militare inizierà a sostituire gli AV-8B Plus Harrier, oramai arrivati alla fine del ciclo di vita operativa, e punta a conseguire, entro il 2024, la Initial Operational Capability. “La campagna Ready for Operations si è conclusa con la piena realizzazione degli obiettivi inizialmente proposti e ha portato al conseguimento da parte della Naval Air System Command, autorità certificatrice americana, dell’autorizzazione all’impiego del F35-B a bordo della portaerei Cavour” ha commentato il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

L’iter sarà completo con l’acquisizione della Final Operational Capability con la consegna dell’ultimo velivolo.

"Si tratta certamente di un'attività di natura tecnico-operativa ma con risvolti importanti sul piano strategico-militare per la Difesa e per il Paese nel panorama internazionale – aveva dichiarato il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini dal ponte di volo della portaerei  alla partenza - Un risultato che non sarebbe stato raggiunto senza la tenacia, la professionalità, l'abnegazione di donne e uomini che credono fortemente nella loro professione e nella loro missione, pronti a dimostrare le loro capacità in ogni occasione, generosi e straordinari professionisti del mare”.

Durante le Sea Trials, svolte in Oceano Atlantico a largo della East Coast degli Stati Uniti, due velivoli F-35B americani equipaggiati per le attività di test, imbarcati sul Cavour, hanno portato a compimento tutte le prove previste, effettuando oltre 50 missioni di volo, in diverse condizioni meteo e stato del mare, attività notturne, circa 120 appontaggi verticali e altrettanti decolli corti con l’ausilio dello ski jump, nonché prove di decollo verticale.

“Sono profondamente grato agli uomini e alle donne del mio equipaggio, per la loro professionalità e per il senso del dovere che hanno messo in luce nel portare a termine questa ambiziosa impresa, specialmente in un momento così difficile per le nostre famiglie e per l’intero Paese, a causa dell’emergenza pandemica – ha commentato  il comandante di nave Cavour Giancarlo Ciappina - Il loro esempio di spirito di sacrificio e la loro generosità mi riempiono il petto d’orgoglio: è grazie alla professionalità e ai sacrifici dei nostri uomini e donne, nonché delle loro famiglie, che la Marina, nonostante l’esiguo e sempre il più ridotto bacino di personale disponibile,riesce a preservare con efficacia l’essenziale funzione di difesa sul mare e dal mare e di confermare il ruolo della Forza armata quale vitale strumento per la sicurezza dei nostri mari e per la tutela dell’economia del Paese, a fortissima connotazione marittima”.

La campagna RFO, durata 3 mesi nei quali la nave ha percorso oltre 15.000 miglia marine, ha affermato con forza il legame di cooperazione con la US Navy e il Corpo dei Marines. Oltre alle sessioni addestrative condotte nel mese di febbraio con il cacciatorpediniere americano Stout e un aereo da pattugliamento marittimo, di grande impatto è stata anche l’attività con la portaerei Gerald Ford, unità statunitense della nuova e omonima classe a propulsione nucleare. Il Cavour ha condotto anche attività di certificazione del ponte di volo per operare con il convertiplano MV-22 “Osprey” in forza ai Marines. Il velivolo MV-22 “Osprey” è un velivolo plurimotore, a doppio pilotaggio, con capacità di decollo e appontaggio verticale grazie ai rotori basculanti, progettato per missioni di supporto a operazioni speciali. La funzione primaria del velivolo è il trasporto d'assalto anfibio di truppe, attrezzature e rifornimenti per unità navali dotate di ponte di volo e basi a terra. Un altro tassello aggiunto alle capacità di proiezione sul mare e dal mare.

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