Stanotte tutti con il naso all'insù: Marte sarà il corpo celeste più brillante

Stanotte tutti con il naso all'insù: Marte sarà il corpo celeste più brillante
Mercoledì 9 Aprile 2014, 09:34 - Ultimo agg. 11:31
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Questa notte Marte in opposizione al Sole sar il corpo celeste pi brillante: apparir come un rubino rosso scintillante incastonato in questo cielo di primavera.

Le due lune di Marte fotografate da Curiosity

«Sarà il Marte più luminoso degli ultimi sei anni, raggiungerà una magnitudine di -1,5, paragonabile alla luminosità di Sirio, la stella più brillante del cielo» ha osservato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. Questa notte all'1 sul canale Scienza e Tecnica ci sarà una osservazione in diretta del pianeta con il Virtual Telescope. L'opposizione del pianeta al Sole, anche se non coincide con la minima distanza dalla Terra che ci sarà invece il 14 aprile, rende Marte perfettamente visibile.

«Sarà un'osservazione da non perdere, si dovrebbero vedere molto bene - spiega Masi - sia la calotta polare Nord sia i chiaroscuri della superficie dovuti alle differenti caratteristiche del suolo marziano». Le due lune di Marte, Fobos e Deimos, saranno più difficili da osservare, ma non impossibili con strumenti di buon diametro o con raffinate tecniche di ripresa, prosegue Masi, perchè la loro debole luminosità può essere 'oscuratà dal bagliore del pianeta.

All'1 di questa notte il pianeta sarà alla massima altezza e sarà il momento migliore per osservarlo, sarà possibile farlo anche con strumenti amatoriali, di pochi centimetri di diametro (a partire dai sei centimetri) da dirigere in direzione Sud, alla parte opposta della stella polare. «Sarà facilissimo distinguere Marte - rileva Masi - perchè sarà l'unico oggetto del cielo così scintillante e di colore marcatamente rosso. Nelle vicinanze in quel momento si troverà la stella Spica, nella costellazione della Vergine, e sarà molto bello notare il contrasto fra il rosso del pianeta e l'azzurro dell'astro».

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