Lazio, Immobile condannato per evasione fiscale. L'attaccante: «Io in buona fede, l'importo è stato bonificato»

Lazio, Immobile condannato per evasione fiscale: decisivo il doppio ruolo dell'agente Moggi
Lazio, Immobile condannato per evasione fiscale: decisivo il doppio ruolo dell'agente Moggi
di Valerio Marcangeli
Martedì 6 Settembre 2022, 10:27 - Ultimo agg. 18:17
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Mentre la Lazio è pronta a riprendere le operazioni a Formello, arrivano guai per Ciro Immobile. Anche contro il Feyenoord il capitano guiderà il tridente di Sarri. Il bomber biancoceleste in questo inizio di stagione sta procedendo a ritmi decisamente inferiori rispetto ai suoi standard (2 gol in 5 partite), ma ora arriva una tegola anche fuori dal campo. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’attaccante è stato condannato dalla quinta sezione civile della Cassazione per evasione fiscale. La Suprema Corte ha respinto il ricorso del calciatore contro la sentenza emessa nel 2019 dalla Commissione tributaria della Campania per «la sussistenza di reddito da lavoro dipendente sottratto a tassazione» per il quale è stata determinata «la maggiore Irpef dovuta per il 2012».

Il caso Immobile

Un fulmine a ciel sereno su una questione passata.

Per capire di cosa si tratta bisogna tornare al 2012 e al suo passaggio dalla Juventus al Genoa (i due club sono estranei ai fatti). Immobile venne ceduto ai rossoblù per circa 4 milioni di euro e a gestire la trattativa fu Alessandro Moggi, figlio dell’ex dirigente bianconero Luciano. Come riporta il quotidiano, nonostante Moggi abbia gestito il tutto ufficialmente come funzionario del Genoa con un mandato di 12 giorni ad hoc ritenuto «intrinsecamente inverosimile» vista la durata delle trattative, in realtà secondo la Guardia di Finanza si è mosso a tutti gli effetti come agente del calciatore. Proprio per questo motivo deve essere lo stesso Immobile a pagarne compenso e relative tasse, «maggiore Irpef dovuta» viene scritto dai giudici nell’ordinanza.

Cosa è successo

L’errore dell’attaccante è stato nel non versare mai l’Irpef per la prestazione dell’agente. Immobile con i suoi legali ha cercato di spiegare che a quel tempo il suo procuratore non poteva essere Moggi junior visto che aveva assegnato un mandato in esclusiva a Marco Sommella. Questo però, sia secondo i giudici tributari campani, sia secondo la Cassazione non consentiva «di escludere che in concreto il contribuente», ossia Immobile, «si fosse avvalso delle prestazioni del Moggi come proprio agente in occasione del suo trasferimento, essendo peraltro rimasto indimostrato che egli avesse provveduto a versare al proprio affermato procuratore quanto di sua spettanza». 

Difesa rigettata perciò anche perché è stata data prova di rapporti diretti proprio tra Moggi e lo stesso Immobile sia tramite dei versamenti da parte di Sommella a Moggi con la causale “compenso Immobile”, sia tramite il rinvenimento di un manoscritto dello stesso Moggi, contenente un elenco dei calciatori da lui assistiti che recava anche il nome del capitano della Lazio. Per questo motivo per la Cassazione non ci sono stati dubbi e ora Ciro dovrà risarcire l’Irpef evasa nel 2012. Non è noto l’ammontare delle sanzioni per Immobile che è stato anche condannato a pagare 8mila euro di spese legali.

Il comunicato della Lazio

«Ciro Immobile aveva da mesi risolto tempestivamente le pendenze tributarie, risalenti a dieci anni fa, riportate oggi da un quotidiano. La Società, che mai ha messo in discussione le qualità umane, prima ancora che sportive, di Ciro Immobile, rinnova il suo affetto e la sua stima per il Capitano», così in una nota la società sportiva Lazio.

La risposta di Immobile

Ciro Immobile ha commentato la vicenda con un post su Instagram: «Rispondo agli articoli di questa mattina che parlano di una mia vicenda personale: senza entrare nelle questioni tecniche che lascio chiarire ai professionisti, tengo a ribadire innanzitutto la mia buona fede rispetto alle contestazioni mosse tempo fa dall’Agenzia delle Entrate e, cosa più importante, ricordo che l’importo richiesto era stato già bonificato prima della pubblicazione della sentenza della Cassazione». L'attaccante della Lazio attraverso le stories ha poi aggiunto: «Ah ci tenevo a ringraziare tutte le prime pagine che hanno pensato a me. Non mi era mai capitato di finirci. Nemmeno quando ho vinto la Scarpa d'Oro! Sono soddisfazioni, grazie di cuore».

 

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