Nardi e Ballard sono morti, concluse le ricerche degli alpinisti dispersi sul Nanga Parbat

Nardi e Ballard ufficialmente morti, concluse le ricerche degli alpinisti sul Nanga Parabat, l'ultima foto insieme
Nardi e Ballard ufficialmente morti, concluse le ricerche degli alpinisti sul Nanga Parabat, l'ultima foto insieme
Sabato 9 Marzo 2019, 14:23 - Ultimo agg. 10 Marzo, 09:19
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«Una parte di loro rimarrà per sempre al Nanga Parbat». Lo comunicano i familiari di Daniele Nardi, annunciando sul profilo ufficiale che le ricerche dell'alpinista di Sezze e del compagno di cordata Tom Ballard sono concluse.



«Il dolore è forte; davanti a fatti oggettivi e, dopo aver fatto tutto il possibile per le ricerche, dobbiamo accettare l'accaduto. Ringraziamo Alex, Ali, Rahmat e tutta la squadra di soccorso, le autorità pakistane e italiane, i giornalisti, gli sponsor, tutti gli amici che hanno dimostrato tanta collaborazione e generosità. La famiglia ricorda Tom come competente e coraggioso amico di Daniele. A lui va il nostro pensiero. Daniele rimarrà un marito, un padre, un figlio, un fratello e un amico perso per un ideale che, fin dall'inizio, abbiamo accettato, rispettato e condiviso».


Il post continua dicendo: «Ci piace ricordarti come sei veramente: amante della vita e delle avventure, scrupoloso, coraggioso, leale, attento ai dettagli e sempre presente nei momenti di bisogno».

L'AMBASCIATORE
Con grande dolore informo che le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard sono terminate visto che Alex Txikon e la sua squadra hanno confermato che le sagome viste sul Mummery a circa 5.900 metri sono quelle di Daniele e Tom».
Lo annuncia su twitter l'ambasciatore italiano in Pakistan Giuseppe Pontecorvo. «Il recupero dei corpi? Dovremo parlarne con la famiglia. Si trovano a 5900 metri in un punto molto complicato. Cercheremo di capire con quale tecnica di recupero raggiungere quel punto. Ne parleremo con le famiglie»​.


«Daniele è stato un uomo coraggioso»

Infine le parole dello stesso Nardi, una sorta di testamento: «Mi piacerebbe essere ricordato come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile, che però non si è arreso e se non dovessi tornare il messaggio che arriva a mio figlio sia questo: non fermarti non arrenderti, datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non soltanto un'idea…vale la pena farlo».

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