La richiesta di ascoltare le telefonata sulla linea di Tiziano Renzi fu avanzata dai pm l'8 novembre dello scorso anno.
Il gip autorizzò le intercettazioni nove giorni dopo, il 17 novembre. Con motivazioni tecniche - ma di fatto per l'imminenza del referendum - la procura decise di differire gli ascolti. Fu Woodcock a firmare il decreto di differimento di avvio delle operazioni di intercettazioni. Il provvedimento è agli atti dell'inchiesta. Svolto il referendum, fu dato il via libera alle intercettazioni, che cominciarono il 5 dicembre (rpt: dicembre, e non novembre), il giorno dopo la consultazione.