E’ morta per il Covid-19 e non di Covid-19, e questa volta la distinzione è opportuna: M. F., 66 anni, di Corfinio, in provincia dell'Aquila, non era positiva, ma si è uccisa ieri nell’abitazione di Raiano, dove si era rifugiata dopo che venti giorni fa era deceduto, a causa del virus, il marito M. G., ex dipendente del Comune di Corfinio e anche lui sessantaseienne. Un dolore troppo forte quello della donna che, entrata in depressione dopo il decesso del marito, aveva tentato già la settimana scorsa di uccidersi ingerendo delle gocce di tranquillante.
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Ieri mattina il suo corpo è stato ritrovato impiccato nell’abitazione di una parente: nessun biglietto e nessun messaggio, ma la consapevolezza di un amore stroncato dal virus e una vita che, per lei, aveva perso ogni senso. M. F. non rientrerà nelle statistiche della pandemia, eppure di questa pandemia, in qualche modo, è vittima.