Riecco la truffa del "soldato innamorato": due denunciati. Raggiri per 70mila euro

Riecco la truffa del "soldato innamorato": due denunciati. Raggiri per 70mila euro
di Stefano De Angelis
Sabato 23 Gennaio 2021, 13:33 - Ultimo agg. 13:42
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È conosciuta come la truffa del “soldato innamorato” e in Italia è stata messa a segno diverse volte, da nord a sud. Teatro dell’ultima messinscena è stato il Cassinate e a incappare nel copione trappola è stata una 53enne. Questa volta, però, il finale l’hanno scritto i carabinieri di Piedimonte, che hanno denunciato due persone. Nei guai sono finiti un 38enne ghanese residente in Inghilterra e un 23enne nigeriano di stanza in provincia di Torino: nei loro confronti è stata mossa l’accusa di truffa e sostituzione di persona aggravata e in concorso.

Le indagini sono scattate dopo la segnalazione della donna, adescata sul web.

Tutto è iniziato quando è stata contattata su un social network da un uomo. Questi, spacciandosi per un ufficiale americano impegnato in missioni di pace in Medio Oriente, è arrivato a conquistare la fiducia della 53enne con la promessa di una futura relazione sentimentale in Italia. In sostanza si era finto innamorato, al punto da prospettarle una storia d’amore. Così facendo, utilizzando lo stratagemma del soldato spasimante, più avanti è riuscito a indurla a sborsare denaro per quasi 14mila euro: soldi versati su due conti correnti che sarebbero stati necessari, secondo il finto militare, per svincolare una rimessa di denaro che lui le aveva inviato per la futura convivenza e ancora bloccata presso uffici doganali.

Dagli accertamenti dei carabinieri è poi venuto fuori che il profilo social del sedicente soldato era stato realizzato con un’identità digitale rubata a un vero ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti. I due conti correnti dove è confluito il denaro, invece, sono risultati intestati ai denunciati, al 38enne e al 23enne. Dalle indagini, inoltre, è emerso che i due non sarebbero nuovi alla tecnica del “finto soldato americano innamorato”: sono ritenuti gli autori di altre truffe, avvenute nell’arco temporale di tre mesi, ai danni di donne sole o con situazioni sentimentali complicate per una cifra quantificata in quasi 70.000 euro.

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