Coronavirus a Milano, nei supermecati vietata la vendita di quaderni e biancheria: «Non sono beni di prima necessità». Scoppia la polemica

Coronavirus a Milano, nei supermecati vietata la vendita di quaderni e biancheria: «Non sono beni di prima necessità». Scoppia la polemica
di Alessia Strinati
Martedì 17 Marzo 2020, 13:15 - Ultimo agg. 19:52
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«Non sono beni di prima necessità». Con questa motivazione alcuni supermercati di Milano stanno proibendo l'acquisto di alcuni prodotti dagli scaffali dei supermercati. Articoli di cancelleria, da giardinaggio o biancheria non saranno disponibili al pubblico. I cartelli sono apparsi nei punti vendita Esselunga di Milano, cartelli simili in quelli di Carrefour anche nei reparti della biancheria intima, sempre di cartoleria all'Eurospin.




Nei giorni passati alcuni clienti si sono visti bloccati alle casse e sono stati costretti a posare generi non ritenuti di prima necessità, tanto che sono stati messi dei cartelli sugli scaffali per avvertire che alcunu prodotti non saranno più in vendita.  La decisione potrebbe essere dovuta al cercare di evitare che questi punti vendita facciano concorrenza a negosi chiusi, come le cartolerie, ma sui social molti stanno protestando a riguardo.

C'è chi è d'accordo e chi no, ma la questione non è chiara da un punto di vista legale, tanto che Federdistribuzione si starebbe muovendo per cercare di avere e fare chiarezza sulla vendita di alcune categorie di beni. Alcuni direttori di supermercati hanno aggiunto che porre ulteriori limitazioni in questo periodo particolare genererebbe ancora più stress e mole di lavoro ai dipendenti. 
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