Rivolta per coronavirus nel carcere di Modena: morti per overdose 7 detenuti dopo l'assalto all'infermeria

Rivolta per coronavirus nel carcere di Modena: morti per overdose 7 detenuti dopo l'assalto all'infermeria
Lunedì 9 Marzo 2020, 12:29 - Ultimo agg. 18:30
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Sette detenuti morti per overdose durante la rivolta nel carcere di Modena per la questione coronavirus, ovvero per la cancellazione dei colloqui e per le condizioni di vita nella struttura emiliana. Da quel che si è appreso i rivoltosi si sono impadroniti dell'infermeria e dei farmaci e ne hanno hanno poi abusato. Si parla soprattutto di metadone, lo sciroppo oppiaceo usato per la riduzione progressiva della tossicodipendenza. Secondo l'amministrazione penitenziaria non vi sono segni di lesioni sui corpi. Vi sono anche sei feriti gravi sempre fra i detenuti del Sant'Anna. Tre feriti anche fra gli agenti della polizia penitenziaria che ieri hanno evitato l'evasione dei 400 detenuti.

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Tre delle morti sono avvenute nel penitenziario modenese, le altre dopo i trasferimenti in altre strutture carcerarie: a Parma, Alessandria e Verona. È morto oggi pomeriggio nel carcere di Marino del Tronto uno dei 41 detenuti trasferiti la scorsa notte da quello di Modena dopo i tumulti e il saccheggio dell'infermeria. Causare del decesso dell'uomo, un 40enne, sarebbe stata un'overdose. Già all'arrivo nel carcere ascolano le sue condizioni di salute erano apparse gravi. A quanto trapela un altro dei detenuti giunti da Modena, sarebbe in condizioni gravissime sempre per l'assunzione di oppiacei avvenuta prima dell'arrivo nel carcere ascolano.


Le morti  non sarebbero quindi direttamente riconducibili alla rivolta nel carcere, precisano le fonti, anche se gli accertamenti sono appena cominciati e sono tuttora in corso. Anche per quanto riguarda le cause dei decessi, le verifiche sono in fase preliminare ed avrebbero evidenziato abuso di sostanze oppioidi e benzodiazepine.

 


I FERITI
Oltre ai morti, altri detenuti sono stati portati in ospedale dopo la rivolta scoppiata a Modena, nel carcere di Sant'Anna. Sei sono considerati più gravi, portati nei pronto soccorsi cittadini e di questi quattro sono in prognosi riservata, terapia intensiva. Lo spiega l'Ausl di Modena in un bollettino. In tutto sono 18 i pazienti trattati, in gran parte per intossicazione. Ferite lievi anche per tre guardie e sette sanitari.


I PROVVEDIMENTI

Sono 41 i detenuti del carcere di Modena che, dopo la rivolta di ieri, sono stati trasferiti nel carcere di Ascoli Piceno. Il trasferimento è avvenuto nella notte. La struttura carceraria di Marino del Tronto fino a due anni fa ospitava i detenuti soggetti al 41 bis, il cosiddetto carcere duro. Dopo che questo reparto è stato smantellato, si sono creati spazi. Per questo cui il penitenziario è stato scelto per accogliere i detenuti provenienti da Modena. Al momento la situazione nel carcere di Ascoli è tranquilla e non si registrano tensioni particolari.


Sono in tutto 6 i detenuti morti durante le proteste nelle carceri nel nord del Paese: 3 a Modena, uno ad Alessandria, uno a Verona ed il sesto in un carcere piccolo di cui non posso rivelare il nome». Lo afferma all'Adnkronos Aldo Di Giacomo, portavoce nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Spp.  «Le morti dovrebbero essere dovute ad assunzione psicofarmaci - spiega Di Giacomo - dato che nelle rivolte sono state prese d'assalto le infermerie. Questo perché i detenuti cercano il metadone. Ed anche perché le salme non sembrano avere segni di violenza».


IL SINDACATO
«La situazione è catastrofica - continua Di Giacomo - a Foggia sono evasi 50 detenuti, rivolta anche al carcere di Milano, San Vittore e anche al penitenziario di Santa Maria Capua Vetere: troppi fronti aperti.  E qualche giorno fa avevamo avvisato ministro e prefetti che la situazione sarebbe degenerata. Serve subito l'intervento dell'esercito, più forze di polizia e se necessaria la chiusura totale delle carceri, i detenuti devono stare chiusi nelle loro celle. Servono leggi straordinarie e pene severissime per chi provoca e partecipa alle sommosse.   "Anche i danni sono ingenti - conclude Di Giacomo - almeno 12 milioni di euro di danni. Un appello al buon senso degli altri detenuti di non seguire i rivoltosi e di rimanere tranqulli, nelle loro celle per no peggiorare una situazione già molto critica".

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