Coronavirus, morto a Pescara Tommaso Ludovico: l'ultimo operaio della Montecatini di Bussi

Coronavirus, morto a Pescara Tommaso Ludovico: l'ultimo operaio della Montecatini di Bussi
Coronavirus, morto a Pescara Tommaso Ludovico: l'ultimo operaio della Montecatini di Bussi
di Floriana Bucci
Domenica 28 Febbraio 2021, 08:47 - Ultimo agg. 09:10
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La sua forte fibra si è dovuta arrendere al Covid. Tommaso Ludovico, uno dei più anziani ex lavoratori di Bussi e tra i più longevi Maestri del Lavoro della Federazione di Pescara, avrebbe compiuto 98 anni a maggio. Tommaso Ludovico si è spento venerdì sera nella sua casa di Via Cavour a Pescara, circondato dall’affetto delle figlie Manola e Maria Grazia. Il virus ha trovato terreno fertile nelle sue fragili condizioni di salute. Ma, raccontano i famigliari, non aveva mai perso la sua solita vivacità.

Una tempra d’altri tempi. Tommaso aveva solo sedici anni quando era entrato a lavorare alla Montecatini. E nella fabbrica chimica era rimasto per quarantatre anni: all’inizio come semplice operaio e poi con la qualifica di quadro aziendale. Tommaso Ludovico aveva abitato per tanti anni con la moglie e tre figli a Bussi Officine, in uno degli appartamenti del villaggio che all’epoca era un altro paese, uno microcosmo dotato di tutti i servizi.

Dopo la pensione si era trasferito con la famiglia a Pescara.

Negli anni 70, Tommaso Ludovico era stato insignito del titolo di Maestro del Lavoro, conferito con decreto del Presidente della Repubblica. La sua vita da pensionato era stata presto turbata dalla perdita della moglie. E, quattro anni fa, segnata profondamente dal dolore per la prematura scomparsa del figlio Lucio, colonnello dell’esercito. Con Tommaso Ludovico se ne va un pezzo di storia del polo chimico di Bussi. Uno degli ultimi testimoni delle vicende industriali e sociali che hanno segnato lo sviluppo del polo chimico dal secondo dopoguerra al periodo di massima espansione.

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