«Noi, infermieri in prima linea. Sudore e lacrime sotto le mascherine»
Dopo la paura iniziale, le cure e finalmente il risultato tanto atteso: il tampone negativo dopo i primi due positivi. Ma il dolore è stato tanto: «Ho avuto paura che morisse. Ci dicevano che stava bene, ma allora perché non potevo vederla e portarla a casa?». Fortunatamente Beatrice, soprannominata "la piccola guerriera di Bergamo", ora è potuta tornare a casa dai suoi fratellini, Ilaria, Chiara e Gabriele.
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Che però dovranno aspettare ancora un po' prima di prenderla in braccio: «Siamo tutti provvisti di mascherina, i bimbi non possono avvicinarsi a Beatrice e noi dobbiamo usare le dovute precauzioni per evitare problemi a lei e alla famiglia - spiega la mamma all'Eco di Bergamo - Siamo contenti di aver riportato a casa la nostra Beatrice, che è in buona salute.
Speriamo che nei prossimi giorni le visite di controllo ci dicano che è negativa. Abbiamo passato una ventina di giorni tristi, durante i quali non abbiamo mai potuto vederla e ogni giorno il personale medico e infermieristico ci informava del decorso della malattia e sul suo quadro clinico». Dopo tante lacrime di dolore, sono però arrivate quelle di gioia: Beatrice ce l'ha fatta.