L'ordinanza stabilita dal tavolo tecnico prevede misure di isolamento per i contatti stretti con un caso risultato positivo e la vigilanza con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio - la Cina in primis - negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali.
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Lo spiega il premier Giuseppe Conte, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. «Adesso - afferma Conte - c'è questa questione che ci occupa i pensieri. Si è appena riunito il Comitato tecnico-scientifico istituito dal ministro della Salute Roberto Speranza. Abbiamo certificato questi tre nuovi casi di coronavirus nel Lodigiano». «Il ministro - prosegue - ha appena adottato, credo sia stata resa pubblica poco fa, una nuova ordinanza, che dispone il trattamento di isolamento, la quarantena obbligatoria per tutte le persone che sono venute a contatto con questi pazienti certificati positivi».
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«E ha predisposto inoltre - continua Conte - quella che è la sorveglianza attiva, quindi un trattamento con costante contatto con i medici, ma con la possibilità di una domiciliazione fiduciaria, per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni sono stati in aree a rischio.
Continuiamo a mantenere altissima la linea della precauzione». «Continuiamo a seguire tutti questi casi e a fare tutti gli accertamenti del caso, anche per ricostruire con attenzione quelli che sono stati i percorsi di questi tre pazienti nel Lodigiano, in modo da intervenire tempestivamente», aggiunge il premier. Le aree a rischio «le definisce con aggiornamento costante l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Quindi, non qualsiasi area della Cina, ma quelle che sono considerate aree a rischio», conclude Conte.