Coronavirus, Trivulzio: inchiesta si allarga ad altre Rsa, morti sospette anche in altre strutture

Coronavirus, Trivulzio: inchiesta si allarga ad altre Rsa, morti sospette anche in altre strutture
Sabato 11 Aprile 2020, 12:45 - Ultimo agg. 12 Aprile, 10:31
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Dopo la vicenda del Pio Albergo Trivulzio, anche tre dirigenti dell'istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano sono indagati dalla procura di Milano nell'ambito della vicenda dei contagi e delle morti nella Rsa milanese. L'indagine, per diffusione colposa dell'epidemia e omicidio colposo, è coordinata dal pm Letizia Mocciaro. Nell'ambito della stessa inchiesta è indagato anche il presidente del Cda della Ampast, la cooperativa di cui fanno parte i lavoratori della rsa. 

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L'inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, (il totale di decessi dalla fine di marzo, quando è esplosa l'epidemia, ha le proporzioni di una strage: ) che al momento vede indagato il dg Giuseppe Calicchio per epidemia colposa e omicidio colposo, è soggetta ad allargarsi nuovamenmte nei prossimi giorni, con le prime attività, anche ad altri responsabili di altre direzioni della struttura proprio, come atto dovuto, per poter svolgere gli accertamenti. Allo stato, nel fascicolo sono state inserite alcune segnalazioni e denunce su casi di morti di anziani, anche se gli approfondimenti, nell'inchiesta condotta dal Nas, riguarderanno tutti i decessi dell'ultimo periodo. 

Il direttore generale Calicchio, che è in carica dal primo gennaio 2019 (per cinque anni), come si legge sul sito dell'istituto, è stato designato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, d'intesa con il sindaco di Milano Giuseppe Sala, con un decreto di fine dicembre 2018 e nominato dal Consiglio di Indirizzo il 27 dicembre 2018. Il dg è il legale rappresentante dell'ente, si legge, e «lo rappresenta in giudizio ed è responsabile della gestione dell'Azienda». Si occupa «della programmazione, del controllo complessivo dell'attività di gestione, amministrativa, finanziaria e tecnica, e pertanto sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina le attività, avvalendosi della Direzione Strategica», composta dal direttore amministrativo, dal direttore sociosanitario e dal dirigente delle professioni sanitarie. L'attuale direttore sociosanitario è Pierluigi Rossi (in carica dal 2016) che ha il compito di dirigere e coordinare «le attività e le iniziative in area socio-sanitaria, le strutture delle Residenze per Anziani e l'Hospice, gli istituti di riabilitazione, l'area diagnostica e specialistica (radiologia e laboratorio analisi)».

 Il dg del Pio Albergo Trivulzio di Milano, Giuseppe Calicchio, «ha preso atto della notizia» dell'iscrizione nel registro degli indagati «dalla stampa, ma è a disposizione per qualsiasi chiarimento». Lo ha spiegato all'Ansa il legale, l'avvocato Vinicio Nardo, che oggi ha depositato la nomina come difensore. Ha spiegato di aver rispettato tutte le procedure, i protocolli interni ma anche le direttive della Regione Lombardia e quelle ministeriali, il dg del Pio Albergo Trivulzio di Milano, Giuseppe Calicchio, che ieri in videoconferenza è stato ascoltato, con alcuni medici della struttura, dagli ispettori del Ministero della Salute che stanno compiendo accertamenti, affiancati dal Nas dei carabinieri, che conduce anche le indagini coordinate dalla Procura. Lo ha appreso l'ANSA. Gli ispettori hanno anche acquisito alcuni atti e documenti. 

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È stata aperta un'inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo anche sulla casa di riposo di Mediglia (Milano), che fu la prima di cui si iniziò a parlare nelle scorse settimane per un aumento impressionante di morti tra gli anziani (oltre 60 in totale) e sulla gestione degli ospiti nel pieno dell'emergenza coronavirus. Da quanto apprende l'ANSA, un fascicolo, è stato aperto dalla procura di Milano, sulla base di denunce di familiari, e poi trasmesso ai pm di Lodi, competenti sulla zona di Mediglia. 

Un focolaio di coronavirus (35 casi) in una Rsa a Gambassi Terme, piccolo comune in provincia di Firenze, che, secondo una stima, risulta quello con l'incidenza maggiore nell'area dell'Empolese Valdelsa nel rapporto tra abitanti e contagiati. Lo ha fatto sapere, con una diretta Facebook, il sindaco Paolo Campinoti, parlando di 35 positivi accertati finora. In particolare, 25 risultano contagiati in una residenza per anziani (17 ospiti e otto tra operatori e suore che operano all'interno). Tra loro anche la madre superiora e il direttore amministrativo. Altro nel territorio del di Gambassi Terme è il monastero di Montignoso, dove tre frati sono risultati positivi al tampone. «Uno dei pazienti positivi della rsa è stato portato in ospedale, mentre gli altri sono all'interno della struttura - ha spiegato il sindaco - Non tutte le persone stanno bene ma sono gestibili in loco. Nei giorni scorsi erano stati fatti esami sierologici a tutti gli operatori ma ieri, dopo una riunione con l'Asl, ho chiesto che facessero il tampone a tutti e non limitarsi allo screening sanguigno. Per questo stiamo aspettando i risultati per tutte le persone che gravitano nella rsa».

Rsa con 3 morti a Lucca, procura apre un'inchiesta. La procura di Lucca ha aperto un'inchiesta dopo aver ricevuto un esposto relativo a tre morti sospette avvenute nei giorni scorsi alla residenza sanitaria assistenziale (Rsa) Paoli-Puccetti di Gallicano.

I tre decessi riguardano anziani positive al Coronavirus. Lo riporta Il Tirreno aggiungendo che oltre ai tre morti, nella stessa struttura sono stati registrati altri 23 contagiati (10 operatori e 13 pazienti). Al momento è stato aperto un fascicolo senza indagati. Il 27 marzo una anziana ospite della struttura, dovendosi sottoporre a un intervento chirurgico, aveva ricevuto il tampone ed era risultata positiva. Da questa evidenza è partita l'indagine epidemiologica della Asl che ha portato alla scoperta di numerosi casi.



Unità di crisi Piemonte: Rsa non dipendono da Asl. «Sapevamo dal primo giorno che le Rsa sarebbero state un problema, quindi il problema non è sorto perché l'Unità di crisi non ci ha pensato» Così Roberto Testi, presidente del comitato tecnico scientifico dell'Unita di crisi del Piemonte. «Deve, però, essere chiaro che le Rsa non dipendono dalle Asl. Nelle Rsa esistono diverse responsabilità, del gestore, del direttore sanitario e dei medici di medicina generale che devono monitorare la salute dei pazienti - ha aggiunto Testi - e le Asl già dopo il 15 marzo ha supportato le Rsa per tutelare la salute dei pazienti ospiti delle strutture». A proposito di Rsa, corso della videoconferenza, l'ex magistrato Antonio Rinaudo, responsabile dell'ufficio di coordinamento legale del'area giuridica ha precisato che «è in corso un'indagine a tappeto per conoscere le condizioni delle strutture» mentre il commissario straordinario, Vincenzo Coccolo, ha specificato che al momento «le verifiche hanno già interessato quasi il 90% delle strutture, è in corso la raccolta di tutti i dati, i risultati si dovrebbero già conoscere domani». 

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