Coronavirus, visiere fondamentali per combattare il virus: «Il governo le renda obbligatorie»

Coronavirus, visiere fondamentali per combattare il virus: «Il governo le renda obbligatorie»
Martedì 18 Agosto 2020, 11:52 - Ultimo agg. 12:23
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La mascherina non è sufficiente a proteggere dal coronavirus. Oltre alla mascherina, secondo la Società Italiana Sistema 118 (Sis 118), occorre l'uso delle visiere definito come fondamentale per evitare i contagi e, con essi, un altro lockdown e in vista della riapertura delle scuole.  

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In una nota il presidente nazionale della Società Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli propone al governo «l'introduzione della visiera anti droplets quale presidio fondamentale di protezione individuale da affiancare alle mascherine, e comunque da indossarsi obbligatoriamente quando non ci si ritrovi nelle condizioni di utilizzare le mascherine». «La riaccensione nel nostro Paese dell'epidemia da Covid-19 - si legge nella nota - pone a considerare la necessità primaria di un approccio strategico globale che valorizzi in modo più realistico le strategie di protezione individuale e, quindi, della comunità nazionale».
   


Per Balzanelli le mascherine «non sono da considerarsi strumento di protezione duraturo facilmente gestibile da parte di chi le indossa, perché tendono, inevitabilmente, a produrre senso di soffocamento» e per questo è «determinante promuovere la strategia di adozione di un kit di protezione individuale anti Covid-19 che abbia quale strumento fondamentale e irrinunciabile la visiera anti-droplet». Quest'ultima, prosegue la nota, «costa pochissimo, non deve essere continuamente sostituita, come le mascherine, necessita solo di sanificazione ripetuta, copre gli occhi, che la mascherina non copre, e consente una respirazione molto più agevole».
   
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Per «evitare di procedere secondo mere logiche sistematiche di lockdown, più o meno estesi (oggi le discoteche e domani, eventualmente, tutto il resto), ormai del tutto insostenibili per l'economia nazionale - rileva Balzanelli - occorre avere il sano realismo di continuare a varare misure istituzionali di prevenzione e di contrasto peraltro efficaci ma che siano più facilmente gestibili e condivisibili da parte dei cittadini che le devono consapevolmente attuare». 

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