Coronavirus, due migranti positivi tra quelli accolti all'Aquila

Coronavirus, due migranti positivi tra quelli accolti all'Aquila
Mercoledì 5 Agosto 2020, 16:47 - Ultimo agg. 17:53
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"Il dipartimento prevenzione della Asl mi ha comunicato che, a seguito dell’attività di monitoraggio richiesta dal sottoscritto, tra i 19 migranti giunti in città due giorni fa sono stati registrati due casi di positività al coronavirus. Mi sono sentito tempestivamente con tutti gli organi istituzionali coinvolti affinché vengano adottate tutte le misure precauzionali del caso”. 

Lo rende noto il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.  

"Coloro che sono stati in contatto con le persone risultate positive al Covid-19 rimarranno in isolamento domiciliare e, quindi, sarà loro impedito di lasciare la struttura presso cui sono ospitati. I controlli da parte dell’Azienda sanitaria saranno costanti. Tutti saranno sottoposti a tampone con frequenza sino all’accertata negativizzazione di chi è risultato positivo. Manterremo alta l’attenzione per salvaguardare e tutelare la salute pubblica”. 

"Ora basta, la misura è colma. Le ulteriori due positività al coronavirus riscontrate tra i migranti accolti in Abruzzo, oggi all'Aquila dopo quelli di Pettorano sul Gizio, Moscufo e Gissi, sono la conferma che la regione, a causa di scelte scellerate, è ormai a rischio contaminazione e sotto attacco". Lo dice il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D'Eramo, a seguito della notizia diffusa dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi sui due contagi riscontrati nel capoluogo.

"Il governo Pd-Cinque Stelle - incalza D'Eramo - sta mettendo seriamente a rischio la popolazione che per lunghissimi mesi si è sacrificata duramente per contenere la diffusione del virus. Siamo ormai al cospetto di un quadro intollerabile: sono già oltre 30 le positività acclarate, peraltro dopo che i test sierologici avevano dato esito negativo, a testimonianza del fatto che la filiera dei controlli non è affatto efficace. Non regge neanche la scusa secondo cui queste persone sarebbero monitorate o sotto controllo: ci sono stati episodi di tentativi di fuga, ma soprattutto si mettono a rischio le persone che lavorano in quelle strutture e che oggi devono essere messe in isolamento. Così facendo si vanificano tutti gli sforzi fatti con gravissime ripercussioni sul piano della salute e anche economico qualora l'epidemia tornasse fuori controllo. Combatteremo questo stato di cose nella maniera più ferma e perentoria possibile. Intanto si fermi immediatamente qualsiasi ipotesi di ulteriore arrivo"conclude D’Eramo.
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