Covid, sedicesima vittima alla Rsa Don Orione. Blitz del sindaco in ospedale

Il sindaco Gianni di Pangrazio in ospedale con l'assessora Colizza. Covid, sedicesima vittima alla Rsa Don Orione. Blitz del sindaco in ospedale
Il sindaco Gianni di Pangrazio in ospedale con l'assessora Colizza. Covid, sedicesima vittima alla Rsa Don Orione. Blitz del sindaco in ospedale
Martedì 27 Ottobre 2020, 08:17 - Ultimo agg. 08:41
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Sedici morti nella Rsa Don Orione di Avezzano. A rendere noto la sedicesima vittima è stata questa mattina l'assessore alle politiche sanitarie Maria Teresa Colizza dai microfoni di Buongiorno regione Abruzzo. Si tratta di una donna positiva al Covid-19. Non si fermano i decessi a catena nella residenza per anziani dell’Istituto Don Orione di Avezzano. Ieri erano deceduti un uomo, Francesco Alfano, 66 anni, e una donna Giovanna Cipollone, 83 anni, contagiati dal coronavirus nella Rsa e morte all’ospedale di Avezzano dove erano state trasferite per l’aggravarsi della malattia. 

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Sempre ieri sono morte all’ospedale altre due donne: Antonia Stornelli, 90 anni, di Celano che da anni era ricoverata alla Rsa Nova Salus di Trasacco e Angela Pizzi, 80 anni, di Capistrello dove era stata portata dopo essere risultata positiva. Al Don Orione per fronteggiare il coronavirus il Dipartimento di prevenzione della Asl ha rafforzato le Usca, le unità speciali che assistono i pazienti con il Covid-19. Sono ben 7 le unità, ognuna composta da 5 medici, che notte e giorno operano all’interno della struttura. «Un elogio va a questi giovani medici- precisa Claudio Tonelli, responsabile della struttura Covid del Comune- che con grande slancio e determinazione stanno fronteggiando il coronavirus che ha colpito gli ospiti della Rsa».

Il maxi focolaio ha contagiato 102 persone. 70 anziani e 32 operatori, fra questi il direttore padre Vittorio Quaranta che è risultato negativo all’ultimo tampone.

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Blitz all’ospedale, ieri del sindaco Gianni Di Pangrazio accompagnato da Maria Teresa Colizza. Il primo cittadino si è recato in loco «perché presso il pronto soccorso sostano da ieri numerosi pazienti Covid positivi confermati, bisognosi di ricovero, per i quali non si è trovato posto letto né nel presidio di Avezzano, né in quelli dell’Aquila e di Pescara» spiega il documento diffuso dopo la visita. Di Pangrazio e la Colizza hanno incontrato il responsabile del pronto soccorso Carlo Rodorigo, la responsabile dell’osservazione breve Luigina Cornacchia, la direttrice sanitaria di Presidio  Italia Galassi e il rappresentante dell’ufficio tecnico, ingegner D’Aulerio. Lo scopo che vuol raggiungere l’amministrazione comunale è quello di chiedere alla Asl e all’assessorato alla Sanità della Regione rapide soluzioni per evitare che possano ripetersi le due morti agghiaccianti dei gionri scori: un'anziana positiva è morta in ambulanza davanti al pronto soccorso dopo quattro ore di attesa mentre un uomo di 72 anni, non positivo al Covid, è morto in auto nel piazzale dell'ospedale a causa di una crisi respiratoria, mentre era in attesa di entrare e la moglie disperata gridava: «Fateci entrare». I 4 posti Covid della zona grigia, ricavate in pronto soccorso, erano tutti pieni e c'era fila alla tenda triage, che si occupa dei controlli Covid dei pazienti in arrivo. Un "tappo" fatale.

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