Coronavirus, allarme nelle carceri: i contagi in prigione sono saliti del 600% in due settimane

Coronavirus, allarme nelle carceri: i contagi in prigione sono saliti del 600% in due settimane
Coronavirus, allarme nelle carceri: i contagi in prigione sono saliti del 600% in due settimane
di Nico Riva
Giovedì 12 Novembre 2020, 14:16 - Ultimo agg. 21:20
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+600% in sole due settimane. Si tratta dell'impressionante aumento dei contagi da coronavirus nelle carceri italiane, fra detenuti e personale penitenziario. A lanciare l'allarme, come sottolinea l'Adnkronos, è l'Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria (Osapp) con una lettera inviata ad Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, al sottosegretario Vittorio Ferraresi e ai vertici del Dap, Bernardo Petralia e il vice Roberto Tartaglia.  

 

La preoccupazione dell'Osapp è «grave e motivata», si legge nella lettera indirizzata al Guardasigilli. Per il sindacato di Polizia, «oltre a una generale e quanto mai pericolosa promiscuità, assenza di dispositivi di protezione individuale nei reparti detentivi e nelle zone di attività e socialità in comune, non poca perplessità sta destando la sostanziale assenza di disposizioni di carattere nazionale, ovvero emanate dagli Organi del Dap, riguardanti il coordinamento operativo delle misure e degli interventi da adottarsi per prevenire e contrastare il contagio». L'Osapp denuncia sostanzialmente non solo l'assenza dei dispositivi di sicurezza, ma anche di decisioni a livello nazionale sulle misure anti-Covid da prendere all'interno delle strutture penitenziarie. 

Secondo quanto denunciato dai sindacati, non sarebbero state apportate «limitazioni ai servizi di traduzione, di piantonamento e ai colloqui de visu tra i detenuti e i familiari o congiunti, anche provenienti da regioni diverse». I divisori in plexiglass montati tra aprile e maggio non sarebbero sufficienti ad impedire contatti fisici ed effusioni.

Di qui la presa di posizione contro le decisioni del Cdm, dalle quali il carcere emergerebbe come «un’ingiustificata zona franca», con risultati devastanti sul piano dei contagi, che sarebbero quindi schizzati alle stelle nelle ultime settimane. 

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All'appello si è aggiunto anche il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, che chiede al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di tutelare «la salute e sicurezza degli agenti della Polizia Penitenziaria». «A livello nazionale, ad oggi, sono già 728 gli operatori risultati positivi al Covid», denuncia Cirielli in una nota. La situazione è particolarmente critica nelle carceri campane di Secondigliano e Poggioreale, dove si contano circa 200 positivi al Covid, e in quelle di Terni e Larino (Campobasso), dove sono scoppiati dei focolai. 

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