Covid, il professor Locatelli: «Sconcerto per le parole di Zangrillo, i numeri confermano come il virus sia ancora in circolo»

Covid, il professor Locatelli: «Sconcerto per le parole di Zangrillo, i numeri confermano come il virus sia ancora in circolo»
Covid, il professor Locatelli: «Sconcerto per le parole di Zangrillo, i numeri confermano come il virus sia ancora in circolo»
Domenica 31 Maggio 2020, 21:24 - Ultimo agg. 21:37
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«Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il 'virus clinicamente non esiste più' e che 'terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità'. Basta semplicemente guardare al numero di nuovi casi di positività a SARS-CoV-2 che vengono confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus». Lo sottolinea Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico, replicando alle affermazioni di Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano, a Mezz'ora in più su Raitre.

«Aver incrementato di molto i posti di terapia intensiva - spiega - è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere adeguatamente curati. Inoltre, questi posti rimarranno disponibili per chi in futuro ne avrà bisogno anche per situazioni cliniche diverse da Covud-19».

Per Locatelli, «dovremmo tutti rallegrarci che le misure di lockdown abbiano prodotto gli effetti sperati contenendo la diffusione epidemica con risparmio di tante vite umane. Questo risultato inconfutabile deve spingere a continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese. È altrettanto chiaro, anche a occhi non esperti, che la gestione clinica dei malati è certamente oggi facilitata dal minor numero di casi rispetto a quelli osservati nei giorni di picco e da quanto si è imparato in questi mesi. Questi sono i fatti concreti- chiosa - il resto opinioni personali».

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