I no vax concorrono all’aumento dei contagi. I numerosi cluster registrati in varie parti del Paese, infatti, sono strettamente collegati sia alle mancate vaccinazioni che alla volontà di non mantenere il distanziamento e indossare mascherina, soprattutto in ambienti più affollati come cortei e scuole, ma crescono in seguito a festeggiamenti e turismo. Il vaccino resta l’arma più efficace per contrastare la diffusione del Coronavirus, e secondo l’Iss l’efficacia resta elevata sia per quanto riguarda i ricoveri con sintomi (91%), che per il ricovero in area critica (95%). Intanto, lì dove sono mancate la prudenza e il vaccino, i contagi sono ancora alti soprattutto nel Nord-Est con Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto sorvegliati speciali.
Allarme Sud Tirolo
Sono 273 i nuovi casi di positività accertati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, dove attualmente le persone in quarantena sono 3.786.
Trieste ribelle
Mascherine rare, pochi steward di controllo e assenza di distanziamenti. È il corteo di ieri a Trieste organizzato dal Coordinamento No Green Pass, nonostante l’impennata dei contagi registrata nei giorni scorsi nel capoluogo proprio a causa delle precedenti manifestazioni. Gli ultimi dati del Covid in Friuli Venezia Giulia segnalano 406 nuovi contagi (con una percentuale di positività di oltre il 6,10%) e due morti, ma a spaventare sono i 140 no Vax triestini che hanno partecipato ai cortei, risultati tutti positivi in pochi giorni. Il timore è che ci sia una nuova ondata dopo ieri.
Veneto rosso
Il cluster nella zona termale padovana ha superato i 200 casi. Coinvolti almeno sette hotel, con clientela per il 90% composta da turisti. Ma a preoccupare attualmente è anche il focolaio scoppiato nella Rsa di Conselve, in provincia di Padova. Molti i positivi: 65 ospiti, 21 tra il personale sanitario, 2 tra gli addetti ai servizi generali. Si indaga per capire come sia potuto scoppiare il focolaio e in particolare, come si teme, se ci sono non vaccinati tra il personale sanitario, addetti alle pulizie o ospiti. Situazione simile nella Rsa di Tarquinia, nel Lazio, dove sono 33 i positivi, e di Formigine, in Emilia Romagna, con 19 casi.
Circolo Arci
In Toscana il numero di vaccinati è piuttosto alto ma in regione ci sono piccoli focolai che destano preoccupazioni. In particolare quello di Prato, dove ieri sono stati registrati altri 33 casi, dopo il picco di venerdì con 52 positivi, tutti connessi a una cena sociale avvenuta al circolo Arci di San Paolo. Tutti i positivi però sono vaccinati e non hanno sintomi, e il sindaco Matteo Biffoni ha invitato «tutte le persone che non lo hanno fatto finora a vaccinarsi» e cautela «soprattutto nei luoghi chiusi e negli ambienti un po’ più a rischio».
Virus in classe
Sono 790 i contagi nella popolazione scolastica (0-18 anni) della Lombardia, ben 191 in più rispetto alla settimana precedente e oltre 300 classi in quarantena. In particolare solo nell’area di Milano, dove i cortei dei no Vax sono piuttosto frequenti, ci sono stati 220 positivi (e 3.102 persone isolate oltre 126 classi in quarantena) di cui 43 tra il personale scolastico, probabilmente non vaccinato. Focolaio anche in una scuola di Longarone, in Veneto, con 24 positivi su appena 5mila abitanti, mentre a Torremaggiore, in provincia di Foggia, scuole chiuse per 15 giorni per focolai Covid. A Lizzano, in provincia di Taranto, dopo 5 maestre e 9 alunni positivi, si torna in classe, sebbene il tarantino solo ieri abbia registrato 73 nuovi casi, il dato più alto della Puglia.