Covid, i test assolvono la Costa Smeralda: mille tamponi tutti negativi. Il sindaco di Arzachena: «Chi ha sbagliato, paghi»

Covid, i test assolvono la Costa Smeralda: mille tamponi tutti negativi. Il sindaco di Arzachena: «Chi ha sbagliato, paghi»
Covid, i test assolvono la Costa Smeralda: mille tamponi tutti negativi. Il sindaco di Arzachena: «Chi ha sbagliato, paghi»
di Emiliana Costa
Giovedì 3 Settembre 2020, 21:09 - Ultimo agg. 4 Settembre, 07:17
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Covid, i test assolvono la Costa Smeralda: mille tamponi tutti negativi. Il sindaco di Arzachena: «Chi ha sbagliato, paghi». Sono tutti negativi i mille tamponi effettuati in questi giorni tra il personale delle strutture ricettive della Costa Smeralda dopo i focolai registrati nella settimana di Ferragosto per effetto della movida. Nessun contagio nemmeno tra i medici, infermieri e pazienti del Mater Olbia, la clinica della Qatar Foundation chiusa dopo la positività di quattro persone, dove era stata sospesa anche l'attività del drive-in per i tamponi veloci. L'ospedale riaprirà nei prossimi giorni una volta completata la sanificazione.

«Zero positivi, non esiste quindi un caso Costa Smeralda», precisa commentando l'esito dei test Marcello Acciaro, coordinatore dell'Unità di crisi del nord Sardegna. Come riporta l'Ansa, i tamponi sono stati eseguiti negli hotel di Smeralda holding a Porto Cervo: 240 in tutto tra i dipendenti del Pitrizza, Romazzino, Cervo e Cala di Volpe. Trecentoquaranta invece i test al personale del Mater Olbia e 40 ai pazienti ricoverati. Già ieri il sindaco di La Maddalena aveva annunciato la negatività dei tamponi, complessivamente 90 tra il personale della struttura e i piccoli ospiti, effettuati nel centro estivo per bambini dopo la positività di un educatore.



"Assolta" la Sardegna, restano i singoli casi. Il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda - che qualche settimana fa per frenare il contagio aveva disposto la chiusura delle discoteche, facendo infuriare Flavio Briatore - ha commentato amareggiato: «Eravamo una regione covid free, durante il lockdown c'era un solo caso ad Arzachena ed era isolato in ospedale a Sassari da 4 mesi. Oggi ne registriamo complessivamente 123 ed è chiaro che si tratta di casi di importazione arrivati qui dopo l'apertura delle frontiere intra-regionali». Secondo il sindaco, a diffondere il virus non sarebbero stati i turisti in spiaggia, ma i comportamenti irresponsabili di alcuni ambienti specifici. «Chi non ha rispettato le regole paghi».

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