Due condanne e un'assoluzione: questa la sentenza del giudice monocratico di Roma nel processo per la morte del rapper Vittorio Bos Andrei, conosciuto come 'Cranio Randagio' trovato senza vita il 12 novembre 2016 dopo una festa in un appartamento di via Anneo Lucano nella zona della Balduina a Roma.
Cranio Randagio, le cause del decesso
Il decesso sarebbe stato causato, secondo quanto emerso dall'indagine, da un mix di droghe.
Lacrime e abbracci in aula
Lacrime e abbracci in aula fra parenti e amici del rapper deceduto. «Non c'era sostanza che mancasse quella sera - aveva detto il pm in aula nella requisitoria - sicuramente tutti hanno consumato stupefacenti. Dall'autopsia sono emerse tracce di una decina di sostanze diverse. Il dato è che Vittorio è entrato vivo in quella casa e ne è uscito morto e questi ragazzi - ha concluso - hanno scaricato tutto su di lui, dicendo che le sostanze le aveva portate tutte lui».