Una sola coltellata, fatale, al collo: Fatna Moukhrif, 54 anni, originaria del Marocco ma da tempo residente a Cremona, è stata uccisa questa mattina dal figlio Younes, 35 anni, da tre in cura psichiatrica, nell'abitazione di famiglia in un quartiere popolare della città lombarda. Dopo il delitto, il figlio è fuggito a piedi e la polizia lo ha cercato per ore. È stato trovato in serata mentre vagava solo alla periferia della città: si era cambiato gli abiti e, stando a quanto si apprende, si sarebbe lasciato prendere senza dire una parola. Ora si trova in stato di fermo in questura, a disposizione dell'Autorità giudiziaria.
Cremona, ragazzo uccide la madre e fugge
L'omicidio poco dopo mezzogiorno in un appartamento al quinto piano di via Panfilo Nuvolone, quartiere popolato da molte famiglie straniere.
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Lo avevano ricoverato per una settimana, poi lo avevano dimesso,. Ma la terapia non aveva funzionato. È stato ricoverato di nuovo». La sua terapia? «Prendeva una puntura, ma circa tre mesi fa ha deciso di non curarsi più. Volontariamente ha sospeso quella puntura», hanno raccontato alcuni parenti. «Litigi? Come in tutte le famiglie, ma Younes non aveva mai alzato le mani. Stava sempre zitto», hanno spiegato altri famigliari. Nei palazzoni di via Panfilo Nuvolone, nel quartiere Cambonino, sono intervenuti anche poliziotti con il giubbotto antiproiettile, nel timore che l'omicida potesse essersi barricato in casa. Anche gli inquirenti, comunque in attesa di ulteriori accertamenti, non escludono che proprio la depressione possa essere all'origine dell'omicidio. La priorità, adesso, è però trovare il figlio diventato assassino. La caccia all'uomo è ormai stata estesa in tutta la Lombardia e anche oltre, nella speranza che non si verifichino ulteriori tragedie.