Novara, crolla parte cavalcavia: auto finisce nella voragine, ma nessun ferito

Novara, crolla parte cavalcavia: auto finisce nella voragine, ma nessun ferito
Novara, crolla parte cavalcavia: auto finisce nella voragine, ma nessun ferito
Domenica 9 Ottobre 2022, 11:33 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 10:10
4 Minuti di Lettura

Un cedimento improvviso sotto la pioggia, un'auto che finisce incastrata tra l'asfalto e le protezioni laterali, le sirene dei vigili del fuoco a squarciare il buio. Poteva trasformarsi nell'ennesima strage italiana il crollo di una parte del cavalcavia XXV Aprile a Novara ed invece, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Erano le 7.30 del mattino quando una porzione della struttura è venuta giù: si tratta della parte finale del cavalcavia, che era dunque ad un'altezza inferiore rispetto a quella al centro del ponte. La parte che ha ceduto è finita nei campi sottostanti e l'auto che era in transito è rimasta incastrata tra il guardrail e l'asfalto, senza però precipitare. Sul posto, nel quartiere Sant'Agabio, sono intervenuti immediatamente la polizia municipale e i vigili del fuoco, col 118, per verificare i danni e per raccogliere elementi utili a valutare le cause del cedimento. 

Tor Bella Monaca, sassi lanciati dal ponte contro le auto a Roma. In una macchina c'erano padre, madre e figlio

Il crollo

Due al momento le ipotesi: o un collasso strutturale o un crollo dovuto alle piogge, intense in quel momento e anche per il resto della giornata tanto da impedire di compiere tutte le operazioni necessarie per i rilievi tecnici.

Il cavalcavia, che è stato ovviamente chiuso al traffico, è una delle strade più trafficate di Novara, visto il flusso di mezzi che ogni giorno si spostano da e per la Lombardia.

«Fortunatamente non ci sono feriti» ha ribadito il sindaco sottolineando che ha cedere è stata una «una spalletta in cemento del muro di contenimento della rampa» e ricordando la storia del ponte, inaugurato nel 1974 e sul quale mancavano alcune opere accessorie, come l'impianto di illuminazione. «Quel ponte - ha detto il primo cittadino - è stato oggetto di un progetto tecnico e di conseguenti lavori di consolidamento, nel 2015. Come molti ricorderanno, fin dal dicembre 2013 l'intero viadotto era stato ridotto a due corsie per un cedimento delle fondazioni per scarsa portanza del terreno, con rischi di rotazione dei muri di contenimento verso l'esterno». Ragione per cui «vennero fatti lavori di consolidamento e parallelamente la nostra amministrazione incaricò ditte specializzate per il monitoraggio di tutti i ponti e viadotti della città. Monitoraggio dal quale non sono emerse condizioni critiche su quel viadotto». 

 

L'appalto da 190mila euro era stato appena assegnato nel 2015 e sarebbe dovuto partire il normale iter degli appalti ma un sopralluogo consigliò la brusca accelerazione. Sulle ragioni del cedimento attuale «entro domani - assicura il sindaco - verificheremo attentamente per cercare di comprendere i motivi, nonostante su quel ponte vi sia stata da anni una forte attenzione e grossi investimenti per la manutenzione». Se a Novara è andata bene, nel resto d'Italia è stata una giornata funestata dagli incidenti mortali, con sette vittime. Due donne hanno perso la vita nella notte proprio alla periferia di Novara.

L'auto su cui viaggiavano in direzione Milano, un Fiat Panda, con altre due persone a bordo, è stata violentemente tamponata da un Mercedes che procedeva nello stesso senso di marcia. Il conducente è fuggito ed è stato rintracciato più tardi dai carabinieri e arrestato. Un giovane, 28 anni, è morto invece finendo con l'auto contro un palo a Lestizza, in provincia di Udine, mentre un sedicenne di Conversano è morto schiantandosi contro un ulivo dopo aver perso il controllo della moto. Tre, infine, le vittime in Toscana: un 22enne di Lucca, che è finito con la sua auto contro un albero lungo le mura della città, e due donne a Pietrasanta, sempre nella provincia di Lucca. La prima era in auto che è finita anch'essa contro un alberto; la seconda è morta invece nello scontro tra un'auto e una moto, sulla via Aurelia. ​

© RIPRODUZIONE RISERVATA