Cucchi, pm: carabinieri avevano una relazione segreta sull'autopsia

Caso Cucchi, il pm: carabinieri avevano una relazione segreta sull'autopsia
Caso Cucchi, il pm: carabinieri avevano una relazione segreta sull'autopsia
Venerdì 8 Marzo 2019, 12:14 - Ultimo agg. 18:11
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Per il pm i carabinieri avevano una relazione segreta sull'autopsia di Cucchi. «Il 30 ottobre 2009 era stata fatta una relazione preliminare sui primi risultati dell'autopsia di Cucchi tenuta segreta ma di cui il Comando Provinciale e il Gruppo Roma sapevano», ha detto il pm Giovanni Musarò nel corso del processo sulla morte di Stefano Cucchi. In quel documento preliminare si sottolineava che «la lesività delle ferite allo stato non consentiva di accertare con esattezza le cause della morte». 

Nella relazione preliminare sull'autopsia, di cui i carabinieri erano a conoscenza si spiega «che c'erano due fratture non precedenti alla morte e non si faceva riferimento ad alcuna responsabilità dei medici e che Cucchi era morto per cause da accertare». Così il pm Musarò in aula. Il pm rileva però che «nei verbali dei Carabinieri, invece, già si sosteneva che non c'era nesso di causalità tra le ferite e la morte. Se nel 2009 non si conoscevano le cause della morte com'è possibile che i carabinieri nei loro documenti già lo sapessero?».

«Non so dirvi per quale ragione la relazione preliminare non fu messa a disposizione delle altre parti fin dall'inizio delle operazioni», ha detto il dottor Dino Mario Tancredi nel corso della sua audizione come persona informata sui fatti. La deposizione risale allo scorso 6 marzo come si desume dal verbale. Tancredi ha anche spiegato che «la relazione preliminare contiene un parere preliminare che è del tutto orientativo perché è poi necessario compiere gli approfondimenti e le valutazioni del caso. Per questo il pubblico ministero ci concesse 60 giorni».

In merito alla relazione definitiva del 2010, Tancredi ha aggiunto che «per pervenire a delle conclusioni io successivamente fui affiancato da una serie di specialisti. Scrivere la relazione in 5 mesi non fu facile perché c'erano tantissimi aspetti da valutare e una enorme mole di documenti. Le operazioni per la consulenza collegiale iniziarono il 9 novembre 2009».

 

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