Cugini di Campagna, la faida del nome: blitz dei carabinieri dopo la sagra

Cugini di Campagna, la faida del nome: blitz dei carabinieri dopo la sagra
di Francesco Gravetti
Martedì 23 Agosto 2016, 11:40 - Ultimo agg. 27 Agosto, 16:57
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Poggiomarino. È dura la vita dell'ex Cugino di Campagna. Così dura che può capitarti di trovare i carabinieri sotto il palco, che aspettano la fine del concerto per identificarti e farti notare che il nome del tuo vecchio gruppo, la storica band di «Anima mia» che spopolò negli anni Settanta, proprio non puoi usarlo. E che, anzi, ti sei impegnato davanti ad un notaio a stare alla larga dal marchio. È così Nick Luciani, voce solista dei Cugini di Campagna fino al 2014, poi separatosi tra mille polemiche dal resto della comitiva, ha dovuto declinare le sue generalità ai militari di Poggiomarino, che ieri hanno anche inviato in Procura tutti gli atti della una faida musical-giuridica.

Tutto è cominciato a Ferragosto nel rione Cangianielli, una strada stretta e lunga che collega due parti della cittadina vesuviana. Precisamente si chiama via Sambuci. I residenti di quella zona nutrono un forte senso di appartenenza all'antico quartiere. E il loro orgoglio viene fuori ogni anno, durante la festa dell'Assunta: molto più di una sagra, un momento di ritrovo e di baldorie. La sfida, poi, è quella di portare sul palco, senza spendere troppo, il cantante giusto, quello che riempie la piazza. Un occhio al portafogli ed uno alla notorietà ed ecco che la scelta del comitato organizzatore quest'anno è caduta su Nick Luciani.

L'ex solista dei Cugini di Campagna non è la voce storica del gruppo: «Anima mia», tanto per citare la hit più nota della band, è del 1972 mentre lui è nato nel 1970. Nick Luciani, però, avuto la ventura di stare nel gruppo quando Fabio Fazio qualche anno fa li ha sdoganati, facendoli tornare in auge. E così tutti ricordano la sua chioma bionda e il suo falsetto, mentre i più giovani non hanno mai sentito nominare Flavio Paulin, primo solista del complesso. Gli organizzatore della festa nelrione Cangianielli di Poggiomarino, per far meglio capire chi è Nick Luciani, hanno aggiunto accanto al suo nome la scritta «dei Cugini di Campagna». Ed è a quel punto che è scattata la diffida.
Nick e i Cugini, infatti, non si sono lasciati bene: davanti ad un notaio hanno sottoscritto un patto col quale il biondo cantante si impegnava a non usare il nome della band, anche se, pagando i diritti, poteva cantarne le canzoni. Quella piccola aggiunta, dunque, era fuorilegge: i Cugini «doc» se ne sono accorti ed hanno fatto arrivare una diffida ai carabinieri di Poggiomarino. I militari in divisa prima hanno ascoltato il concerto, poi hanno identificato Nick Luciani, chiedendogli della locandina della discordia. Hanno interrogato anche gli organizzatori della festa e poi hanno inviato gli atti alla procura di Torre Annunziata.

La storia si chiude qui, almeno a Poggiomarino. Ma i Cugini di Campagna, gli storici e anche l'ex, il dente avvelenato un poco ce l'hanno ancora. Dice Nick Luciani: «Io ho mandato la locandina col mio nome, solo quello. È assurdo dover constatare che vengo seguito ovunque, anche a Poggiomarino. Che poi io sono davvero un ex della band, mica posso nasconderlo». Ivano Michetti, invece, che assieme al gemello Silvano è il fondatore del gruppo, ribatte: «Luciani si è impegnato davanti a un notaio a non usare ma anche a non far usare il nome del gruppo. Siamo costretti a monitorarlo, ma è una vicenda triste, che fa pubblicità a lui e non certo a noi. Siamo reduci da una tournée a Toronto, figuriamoci se abbiamo bisogno di queste polemiche».

I Cugini, insomma, sono ai ferri corti. La storia, peraltro, è nota: il web è pieno di punzecchiature reciproche. Stupisce, semmai, che gli effetti della diffida siano arrivati fino a Poggiomarino, anzi fino al rione Cangianielli. Dove, in verità, la gente cade dalle nuvole: «Noi ci siamo divertiti, il resto n
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