Dario Fo, il figlio Jacopo: «Ora tutti a celebrarlo dopo una vita a censurarlo»

Dario Fo, il figlio Jacopo: «Ora tutti a celebrarlo dopo una vita a censurarlo»
Venerdì 14 Ottobre 2016, 08:58 - Ultimo agg. 09:45
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Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, è morto ieri mattina a Milano. Aveva novant'anni. Oggi la camera ardente al Piccolo di Milano. Domani alle 12, in Piazza Duomo, il funerale laico. 

«Sì, adesso sono tutti a celebrare Dario. Dopo una vita che han fatto di tutto per censurarlo e colpirlo in tutti i modi. Vaffanculo. Onore a Brunetta che ha detto che mio padre non gli è mai piaciuto», sono le polemiche parole scritte sul suo profilo Facebook da Jacopo Fo, figlio del premio Nobel.

Gli è stato accanto fino all'ultimo e, adesso che non c'è più, non può che definire la morte del padre come «il gran finale» di una vita vissuta interamente con passione, arte e impegno civile. Sotto la casa paterna, a due passi da Porta Romana a Milano, Jacopo, unico figlio di Dario e Franca Rame, esprime il suo dolore ma anche una sorta di serena rassegnazione per la scomparsa del genitore novantenne, sopraggiunta ieri mattina all'Ospedale Sacco di Milano, dove il premio Nobel era ricoverato da una decina di giorni per insufficienza polmonare.

«Nonostante la malattia molto grave, mio padre è riuscito a lavorare fino all'ultimo e se n'è andato senza subire
accanimento terapeutico», ha detto Jacopo sottolineando «la grande civiltà» dei medici e degli infermieri della struttura ospedaliera milanese. Dario Fo «fino all'ultimo ha continuato continuato ad avere passione per l'arte, ad aiutare le persone in difficoltà», ad avere «passione civile». Tutte cose che «i medici dovrebbero iniziare a prescrivere sulle ricette accanto alle medicine», ha sottolineato il figlio, ricordando «l'ultima grande impresa» di
Fo, ossia il libro su Darwin uscito a settembre scorso. «Mio padre non ha mai chinato la testa davanti alle violenze, alle aggressioni, a tutto quello che lui e mia madre hanno subito, perché era impensabile nel suo gusto di vita» ha detto ancora Jacopo, accennando una nota polemica che si scioglie subito dopo in commozione.

«In questo momento una serie di giornalisti stanno facendo un'operazione ridicola» dicendo che Dario Fo «ha avuto un colpo di fortuna ad essere censurato, perché questo gli ha dato successo. Ma come si fa a non vedere che i miei genitori hanno pagato il loro impegno con il sangue?».

I funerali di Fo saranno celebrati con una «cerimonia laica».Ma «il Papa se vuole è il benvenuto. Mio padre lo adorava, non in senso religioso, ma per il suo coraggio, perché sta facendo una rivoluzione grandiosa» ha precisato con un sorriso.

Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997, si è spento nel giorno dell'assegnazione del massimo riconoscimento letterario a Bob Dylan. Ancora una volta, ha concluso il figlio, «è stata premiata la cultura fuori dai blasoni: mio padre, un guitto, Bob Dylan, uno che fa musica leggera». 



 

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