Decreto sicurezza, si accelera: aboliti i visti umanitari

Decreto sicurezza, si accelera: aboliti i visti umanitari
Mercoledì 19 Settembre 2018, 00:03 - Ultimo agg. 15:35
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Due decreti diversi: sicurezza e immigrazione. Entrambi saranno approvati giovedì in consiglio dei ministri. Sono fondamentali per la spinta propulsiva di Matteo Salvini non solo come ministro dell’Interno, ma anche come vicepremier e leader della Lega. Dopo un’estate alle prese con gli sbarchi, e il caso della nave Diciotti, si aggiungono così due tasselli normativi che vanno a sostituire varie circolari. Il provvedimento è chiuso, spiegano dal Viminale, ballano solo alcuni dettagli normativi. L’architrave dei due decreti sono già stati inviati al Quirinale affinché gli uffici legislativi del presidente della Repubblica possano iniziare intanto una prima ricognizione.

GLI SBARCHI
Sono cinque le principali misure che riguardano il tema dell’immigrazione. Si inizia con l’ abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari che sostituiti con permessi ad hoc per meriti civili. E ancora: è previsto un allungamento dei tempi nei centri di espulsione per identificazione: da 90 a 180 giorni. «In questo modo le verifiche saranno molto più stringenti», spiegano dallo staff di Salvini. Il permesso di soggiorno potrà, inoltre, essere revocato se il richiedente commetterà reati la resistenza a pubblico ufficiale o spaccio di droga. In poche parole, dunque, verrà ampliata la platea dei reati per il diniego. Un capitolo molto delicato, che deve essere ancora affinato, riguarda i «profughi turistici». Perdono la protezione coloro che «fanno la spola dal paese d’origine all’Italia». Da qui la dicitura di profughi turistici. Al momento non è ben dettagliato quale sarebbe il numero massimo di viaggi. L’ultimo aspetto, anche questo molto caro a Salvini perché la vicenda impatta sulla gestione dei tribunali, riguarda l’«esclusione del gratuito patrocinio quando la causa è dichiarata improcedibile o inammissibile». Si tratta, quest’ultima, di una norma deflattiva nei procedimenti contro lo Stato. Ovvero: se un migrante intenta una causa per il riconoscimento di rifugiato e il tribunale la dichiara inammissibile, a pagargli le spese processuali non sarà più lo Stato.

L’ALTRO PACCHETTO
Il secondo decreto pronto a essere approvato sempre giovedì gira intorno alla lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. La bozza di dl uscita nei giorni scorsi porta con sé questa dicitura: «Schema delle disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa». E affronta anche il tema delle «modifiche» al codice delle leggi antimafia. Tra le principali novità che Salvini vuole introdurre c’è il daspo anche per le manifestazione sportive nei confronti di coloro che sono sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale. Nello specifico, sempre secondo il testo uscito nei giorni scorsi e già al vaglio del Quirinale, il divieto di avvicinamento alle manifestazioni sportive riguarderà «coloro che, operanti in gruppi o isolatamente, pongano in essere atti preparatori, obiettivamente rilevanti, diretti a sovvertire l’ordinamento dello Stato, con la commissione dei reati con finalità di terrorismo anche internazionale». Sempre in questo decreto si parlerà anche dei beni confiscati. L’Agenzia sarà potenziata: più uomini e tagli agli sprechi. Le case, le ville e i palazzi che appartenevano ai clan potranno essere anche messi sul mercato e venduti. Nella prima versione girata fino a qualche fa c’era anche una parte legata al tema sgomberi con una stretta sui tempi, da trasmettere ai prefetti, per intervenire nelle situazione di illegalità. Non è escluso che il tema occupazioni slitti. Ci sarà invece, sempre fra due giorni, l’introduzione di nuove norme per prevenire gli attentati fatti con automezzi affittati e scagliati sulla folla. Come nei casi del tir di Nizza e del furgone di Barcellona. Ci sarà una stretta e la catena di controllo si allargherà. Chi vorrà affittare un furgone dovrà comunicare al Centro elaborazione i dati identificativi riportati nella carta di identità del soggetto che richiede il noleggio di un autoveicolo. 
S. Can. 

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