Trifone e Teresa, l’istruttrice di yoga che trovò i corpi: «Lui era ​insanguinato, cominciai a tremare»

L'aula e una delle foto della scena dopo il delitto
L'aula e una delle foto della scena dopo il delitto
Martedì 18 Ottobre 2016, 09:53 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 17:56
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UDINE - (c.a.) È il primo testimone del processo contro Giosuè Ruotolo, sospettato dell'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Cinzia Rossetti, di Porcia, è l’istruttrice di yoga che scopre il duplice delitto nel parcheggio. Ed è la prima che comincia a fissare orari precisi e a collocare - in un momento successivo all’omicidio - alcune persone nell’area del palasport. «Avevo l’auto vicino a quella dei ragazzi, dal lato del passeggero», ha spiegato. Le era sembrato che nella Suzuki ci fossero due persone appartate. Si era accorta che la portiera, proprio dal lato passeggero, era aperta. Questo le avrebbe impedito di salire sulla propria auto. «Sentii degli scricchiolii sotto le scarpe, non erano sassi - ha ricordato - Mi sono avvicinata per chiedere se potevano chiudere la portiera e ho notato la gamba del ragazzo. Ho fatto il giro dell’auto, il viso della ragazza era appoggiato al finestrino, il ragazzo era insanguinato. Ho cominciato a tremare...».
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