Denise Pipitone, la guardia giurata che vide 'Danas': «Chiesi alla polizia se potevo fermarla. Mi dissero di no»

Denise Pipitone, la guardia giurata che vide 'Danas': «Chiesi alla polizia se potevo fermarla. Mi dissero di no»
Denise Pipitone, la guardia giurata che vide 'Danas': «Chiesi alla polizia se potevo fermarla. Mi dissero di no»
Mercoledì 1 Settembre 2021, 23:26
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Sono passati 17 anni dalla scomparsa di Denise PIpitone, la bambina di Mazara del Vallo di cui si persero le tracce il 1 settembre del 2004. E tra i misteri più assurdi di questa vicenda c’è certamente quella bambina ripresa con un cellulare a Milano, che molto probabilmente era Denise stessa: la guardia giurata che la vide, Felice Grieco, ha parlato questa mattina a Morning News, su Canale 5, e ha raccontato di quando incrociò quella bimba così simile a Denise che una donna rom, che era con lei, chiamava ‘Danas’.

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«Chiamai subito le forze dell’ordine dicendo che probabilmente di fronte a me c’era seduta Denise - ha detto Grieco - Tentai di trattenere il gruppo all’esterno della banca dove lavoravo, ma se ne resero conto e andarono via.

Io non ero sicuro al 100% che fosse proprio Denise, chiesi alle forze dell’ordine l’autorizzazione di fermare quel gruppo di persone con una scusa, ma mi dissero di no. Era un gruppo di rom che chiedevano la carità: sono spariti da sotto i miei occhi e sono introvabili da 17 anni».

«Rimorsi? Ne ho tanti, avrei potuto agire di testa mia - aggiunge la guardia giurata - Potevo prendere quella bambina. Però avrei dovuto affrontare le conseguenze di quel mio eventuale gesto». Quella della bambina di Milano, anche secondo la mamma di Denise e il suo avvocato, era forse l’unica vera pista promettente da seguire: negli anni sono stati tanti gli avvistamenti e le false piste emerse, non ultimo il caso della ragazza russa, somigliante a Piera Maggio, che cercava la sua mamma in tv ma che dopo l’esame del Dna si è svelata non essere Denise.

La mamma: «Aspetto da 17 anni, nulla è cambiato»

Oggi ricorre l'anniversario di quella giornata durante la quale, quasi all'ora di pranzo, la piccola di 4 anni fu rapita mentre giocava davanti alla sua abitazione di via Domenico La Bruna. «Oggi per noi è una giornata triste. Sono trascorsi 17 anni da quando è scomparsa la nostra piccola Denise e, nonostante tutto questo tempo trascorso, nulla è cambiato», dice all'ANSA Piera Maggio, mamma di Denise. «Noi genitori continuiamo a chiedere con forza la verità sulla scomparsa di nostra figlia - dice Piera, insieme al papà naturale della bimba Piero Pulizzi - affinchè chi è stato responsabile di tutto ciò venga assicurato alla giustizia».

«Siamo certi - sottolinea Piera Maggio - che chi ha rapito Denise è libero e continua a girare a Mazara del Vallo. Noi confidiamo nella magistratura che possa fare giustizia su questa triste vicenda. Non abbiamo mai perso la speranza di poter riabbracciare Denise, nonostante tutti questi anni». La Procura di Marsala, sulla base di nuovi elementi, ha riaperto nel maggio scorso l'inchiesta sul rapimento di Denise che era stata archiviata dopo l'assoluzione in via definitiva di Jessica Pulizzi, sorellastra della bimba. 

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