Denuncia il revenge porn e viene licenziata per danno di immagine. «I video anche nelle chat di agenti»

Denuncia il revenge porn e viene licenziata per danno di immagine. «I video anche nelle chat di agenti»
Denuncia il revenge porn e viene licenziata per danno di immagine. «I video anche nelle chat di agenti»
Mercoledì 19 Febbraio 2020, 10:55 - Ultimo agg. 2 Marzo, 09:43
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I video hot privati, pubblicati sul web, «sono diventati virali anche nella chat di poliziotti e carabinieri» e la donna, una professionista di 40 anni di Brescia, ha denunciato di essere vittima di revenge porn. Ma è stata licenziata con la motivazione del 'danno d'immagine'. La donna bresciana vittima di revenge porn, che aveva presentato una denuncia dopo che alcuni video hot privati sono diventati pubblici e virali, è stata licenziata da uno degli studi per i quali lavorava. Il licenziata sarebbe scattato per un 'danno d'immagine' e il datore di lavoro sostiene di ricevere chiamate da uomini che vogliono un appuntamento con la professionista «senza far riferimento alla problematica da affrontare e senza lasciare recapito telefonico».

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Dopo la denuncia della 40enne la Procura di Brescia nei giorni scorsi ha iscritto tre persone nel registro degli indagati e in un supplemento di denuncia la donna ha fornito altri nominativi e contatti di chi avrebbe contribuito a far girare i video allegando anche screen shot di chat di poliziotti e carabinieri nelle quali i video hot sono girati con gli uomini in divisa che hanno commentato senza però mai fermarne la diffusione.


 

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