Difende un'amica dalle molestie: picchiata da 5 uomini. «Ero a terra e mi colpivano, nessuno è intervenuto»

La donna è ancora sotto choc: «Ho una costola rotta che mi provoca dolori lancinanti se respiro profondamente»

Difende un'amica dalle molestie: picchiata da 5 uomini. «Ero a terra e mi colpivano, nessuno è intervenuto»
Difende un'amica dalle molestie: picchiata da 5 uomini. «Ero a terra e mi colpivano, nessuno è intervenuto»
di Redazione Web
Venerdì 14 Aprile 2023, 19:08 - Ultimo agg. 15 Aprile, 07:11
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«Mi ha fatto più male l'indifferenza delle loro botte». A quasi una settimana di distanza è ancora traumatizzata la donna di Monfalcone aggredita, la vigilia di Pasqua, da cinque uomini mentre era all'esterno di un locale, per aver difeso un'amica da pesanti molestie. «Ho una costola rotta che mi provoca dolori lancinanti se respiro profondamente - ha specificato - ma nel mio intimo sono ancora più scossa e incredula per il fatto che nessuno dei presenti sia intervenuto per porre fine a calci e pugni che quel gruppo di persone stava assestandomi, con anche la mia amica coinvolta e impossibilitata a difendermi per la superiorità fisica e numerica degli aggressori».

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Cosa è successo

Secondo la ricostruzione della vittima - che gli investigatori stanno cercando di confermare con le immagini della videosorveglianza - il pestaggio è avvenuto in una strada centrale. L'ira dei cinque, presumibilmente ubriachi, la sera della vigilia di Pasqua è scaturita dalla ferma posizione della vittima alle avance spinte e pesanti molestie che stava subendo l'amica.

L'aggressione è durata pochi secondi: la donna racconta che era a terra dolorante, senza che «neppure uno dei numerosi spettatori dell'aggressione dicesse o facesse qualcosa per salvare due donne indifese dall'assalto di cinque uomini fuori controllo». Poi è andata al Pronto soccorso giorni dopo, martedì, visto che i dolori non accennavano a diminuire: le è stata riscontrata una costola fratturata con versamento pleurico, ematomi, ecchimosi, lesioni giudicate guaribili in 28 giorni.

Il Commissariato di Polizia cittadino, già allertato dai sanitari e dal Posto di Polizia dell'ospedale, in queste ore ha sentito nuovamente la vittima per circostanziare ulteriormente l'accaduto e risalire ai responsabili.

La sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha espresso solidarietà, ma anche stupore che non ci sia stata immediata reazione per difendere, né per chiamare le forze dell'ordine. «È necessario che si intervenga sempre, perché il silenzio porta altra violenza», le sue parole. «Attendiamo la conclusione delle indagini poi, se verrà accertata la responsabilità di qualcuno che è ospite, come pare che sia, e che lavora temporaneamente qui da noi - aggiunge Cisint - allora chiederò all'azienda coinvolta l'immediato allontanamento». 

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