Non si ferma la protesta no Green pass a Trieste. Ieri sera parte dei manifestanti presenti in piazza Unità si è trasferita nel Porto vecchio per continuare il presidio, in accordo con le autorità. Altri invece sono rimasti nella piazza, dove hanno passato la notte. Un piccolo gruppo è ancora nei pressi del Varco 4 ma le forze dell'ordine non gli consentono di avvicinarsi alla zona portuale.
La protesta no Green pass a Trieste non si ferma
Sabato è prevista a Trieste la presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, il quale, come è stato riferito dalla protesta, dovrebbe incontrare una delegazione di manifestanti. L'obiettivo, come più volte ripetuto, è chiedere al Governo l'abolizione del Green pass. Nel frattempo, ha annunciato la piazza, si continuerà a protestare. Ieri pomeriggio un gruppo di manifestanti aveva tentato di proseguire il presidio davanti al varco 4 del Porto, sgomberato al mattino dalle forze dell'ordine.
I portuali: sciopero non è illegittimo
Gli scioperi generali indetti dalla FISI e dalla Confsafi, ai quali il Coordinamento dei lavoratori portuali triestini ha aderito con l'astensione dal lavoro dal 15 al 20 Ottobre, «risultano tuttora validi, mai revocati» e dunque non sono illegittimi. Lo precisa lo stesso Clpt in una nota diffusa stamani, che invita «a porre fine a una pratica di diffusione di notizie false che è palesemente lesiva dei diritti democratici dei lavoratori e antisindacale». Il Coordinamento ha diffuso per questa ragione lo screen shot scattato dal sito della Commissione di Garanzia sugli Scioperi, sezione calendario degli scioperi.
Pochi manifestanti al Varco 4
Il Varco 4 del Porto di Trieste che da accesso al Molo VII è presidiato da un imponente sistema di sicurezza. Numerosi sono gli uomini e i mezzi di polizia e carabinieri che sostano nei pressi del Varco stesso e nell'area circostante. Sul posto ci sono pochi manifestanti, una ventina, che sono stati allontanati quando hanno tentato di raggiungere il parcheggio o lo spazio davanti al Varco stesso. La strada dei Campi Elisi che conduce all'accesso al Porto è parzialmente bloccata al transito. L'operatività del Porto continua ad essere garantita attraverso il Varco 1 che è regolarmente aperto e, anche quello, presidiato dalle forze dell'ordine.
200 manifestanti in piazza Unità d'Italia
Sono circa duecento i manifestanti che stazionano in queste ore in piazza Unità d'Italia. La situazione è tranquilla con poliziotti che presidiano la Prefettura e carabinieri che invece vigilano sul palazzo della Regione. Alcuni manifestanti che hanno dormito a terra hanno portato sacchi a pelo e sedie da campeggio. Questa mattina hanno scandito più volte lo slogan «Pane lavoro libertà».
Puzzer: «Non si molla di un millimetro»
«L'importante è restare. Non si molla di un millimetro. Non ci si accorda con nessuno. Noi non dobbiamo andare a parlare con il Palazzo, con noi e la nostra gente. Il motto, finché non parleremo, è 'la gente come noi non molla maì». Lo ha affermato Stefano Puzzer annunciando ai manifestanti in piazza Unità la nascita del Coordinamento 15 ottobre. Al suo arrivo, accompagnato da alcuni sostenitori, è stato accolto da lunghi applausi. Il Coordinamento ha dato appuntamento alla piazza fra un'ora per altre comunicazioni e ha annunciato una conferenza stampa alle 17. «Noi ci rendiamo conto che non siamo qui per i cittadini e i lavoratori di Trieste - ha aggiunto - Siamo qui per tutti i lavoratori e cittadini italiani; per tutte le categorie in difficoltà in giro per il mondo perché la libertà di scelta è un diritto di tutte le persone del mondo». «La prima cosa da fare ora - ha ribadito - è far cadere il Green pass e non cadere in nessuna strumentalizzazione. Non vogliamo succeda come ieri. Abbiamo la responsabilità della sicurezza» di tutti. Infine ha invitato ad ascoltarsi e «a rispettare le idee di tutti».