Bufera su un'altra discoteca: in centinaia in pista senza distanziamento

Bufera su un'altra discoteca: in centinaia in pista senza distanziamento
di Paola Colaci
Lunedì 3 Agosto 2020, 08:52 - Ultimo agg. 14:30
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«Buongiorno Clorophilla». Un video girato con il cellulare alle 5.45 del mattino dalla consolle della discoteca Clorophilla di Castellaneta Marina. E centinaia di giovani immortalati dalla dj Deborah De Luca in pista a ballare, senza distanziamento né mascherine. Così, in poche ore, le polemiche si riaccendo. E la questione legata alla riapertura dei locali da ballo torna sotto i riflettori.

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Dalle prime luci dell'alba di ieri, infatti, il video continua a fare il giro del web generando sui social una pioggia di commenti da parte di utenti inferociti. Al centro delle accuse rivolte al mondo della notte resta sempre il nodo relativo agli assembramenti e al rischio di contagi che potrebbero derivare dal mancato rispetto del distanziamento in pista. Una misura di sicurezza che, secondo quanti puntano il dito contro la movida e il divertimento notturno, dovrebbe essere rispettata e garantita a prescindere da qualsiasi Dpcm o ordinanza regionale. In testa proprio quella firmata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che dallo scorso 15 giugno ha autorizzato la riapertura dei locali all'aperto sul territorio regionale. Un via libera a serate danzanti e dj set che in capo ai titolari e ai gestori dei locali notturni prevede l'obbligo di contingentare gli ingressi attraverso il calcolo dell'indice di affollamento che deve essere pari a 0,7 persone al metro quadro, anziché di 1,2 persone per metro quadro stabilito per legge dalla normativa di settore. Nessuna imposizione relativa al rispetto del distanziamento sociale in pista, invece, nel protocollo predisposto dalla task force pugliese per l'emergenza coronavirus. E nessun obbligo di indossare le mascherine a carico degli utenti. Misure che, secondo gli imprenditori dell'intrattenimento notturno, titolari e gestori dei locali si stanno impegnando a rispettare sin dalla riapertura delle discoteche. E anche i controlli delle forze dell'ordine non mancano. A confermarlo è Adriano Lucidi, amministratore della società Musica e Parole che gestisce numerosi locali da ballo in Puglia. E tra questi anche il Clorophilla .

«I protocolli e le misure previste dall'ordinanza regionale vengono rispettate - sottolinea Lucidi - A partire dall'indice di affollamento. Alle accuse, dunque, rispondiamo attenendoci alle regole. Da settimane continuiamo a essere bersaglio delle accuse di quanti forse fanno confusione tra i Dpcm del Governo e l'ordinanza regionale. Ma non è corretto che a pagare il prezzo più alto siano sempre gli imprenditori virtuosi».
Eppure le polemiche continuano a rinfocolarsi. E ad alimentarle sono proprio video come quello della dj Deborah De Luca. Immagini che fanno il paio con quelle girate nei giorni scorsi nella discoteca Praja di Baia Verde a Gallipoli e contro cui si è mosso persino di Codacons. Due gli esposti presentati- il primo alla Procura di Lecce e il secondo al prefetto Maria Rosa Trio - dall'associazione dei consumatori che ha chiesto di accertare la correttezza dell'operato degli organizzatori e della stessa Regione in occasione della serata del 30 luglio che ha visto protagonista il dj Bob Sinclair. Evento autorizzato dallo stesso prefetto Trio.

Ma tant'é. I riflettori continuano a restare puntati sul mondo della notte. Un settore sotto accusa che il presidente nazionale del Silb Maurizio Pasca continua a blindare da settimane. E ha preso carta e penna, scrivendo al premier Giuseppe Conte. Missiva indirizzata anche al ministro della Salute roberto Speranza e agli esperti del Comitato tecnico scientifico. «Ai vertici del Governo ho ricordato che i dati relativi alla curva epidemiologica e agli indici di contagio fortunatamente non sono così elevati da registrare tanto allarmismo e una caccia alle streghe contro il nostro settore». A destare allarme, secondo Pasca, dovrebbero essere invece i dati economici relativi alle imprese del settore: «Una su due non ha più riaperto - rimarca Pasca - E intanto in tutta Italia ci si assembra, ci si abbraccia e si continua a vivere. A questo punto, siamo nelle mani degli esperti ai quali abbiamo già inviato la bozza di protocollo sottoscritta con la Regione Puglia».
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