Nuovo Dpcm, il Lazio diventa arancione: zona rossa per tre Regioni, ma la Lombardia fa ricorso

Nuovo Dpcm, il Lazio diventa arancione: zona rossa per tre Regioni, ma la Lombardia fa ricorso
Nuovo Dpcm, il Lazio diventa arancione: zona rossa per tre Regioni, ma la Lombardia fa ricorso
di Mauro Evangelisti
Sabato 16 Gennaio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 08:22
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La Lombardia in fascia rossa, ma il presidente Fontana è infuriato e annuncia che presenterà ricorso: «Ho chiesto al ministro Speranza di ripensarci»; anche per la Sicilia scatta il livello massimo di chiusure, ma il governatore Musumeci va esattamente nella direzione opposta di Fontana, visto che lui stesso aveva chiesto la fascia rossa. Infine, rivolta a Bolzano, terzo territorio in area rossa, dove il presidente Arno Kompatscher attacca: «Decisione sconcertante e sorprendente»; ora pensa a una serie di provvedimenti autonomi, con più aperture. Meno sorprendente l'inserimento di Lazio e Veneto tra le regioni in arancione: nel primo caso l'Rt è a 1,1, nel secondo l'incidenza di nuovi casi per numero di abitanti è ampiamente la più alta di Italia. 

Ricapitolando: alla luce del report di ieri sui 21 indicatori elaborato dalla cabina di regia (Ministero della Salute-Istituto superiore di sanità) Speranza ha firmato l'ordinanza che assegna da domani la fascia rossa a Lombardia, Sicilia e Bolzano; oltre a Veneto e Lazio, c'è l'arancione per Calabria, Emilia-Romagna, Abruzzo, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Valle d'Aosta, Marche, Puglia e Piemonte. Tutte le altre sono gialle. Avverte il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro: «Molte regioni rischiano di superare la soglia di sicurezza delle terapie intensive. Il dato dell'età media dei contagi ci dice che sono soprattutto i giovani che contraggono l'infezione. La curva della mortalità in decrescita, ma negli ultimi giorni più lenta».

Sul fronte dei dati di ieri si conferma una sostanziale stagnazione: 16.146 nuovi casi, 477 decessi, una diminuzione importante di ricoverati per Covid (meno 304) anche se altri 156 pazienti sono finiti in terapia intensiva. Ma la tabella diffusa ieri dal Ministero della Salute ha un elemento nuovo, che rende molto più complicato fare dei confronti con il passato: oltre al numero dei tamponi molecolari, viene diffuso anche quello degli antigenici di ultima generazione. In totale vengono annunciati 273mila test, ma 116mila sono del tipo rapido, mai conteggiati fino a ieri. Questo abbassa ovviamente la percentuale del tasso di positività, che in questo modo è sotto il 6 per cento. 

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Da sapere: da oggi è in vigore il nuovo Dpcm, da domani l'ordinanza sui colori delle regioni. Tornando al report della cabina di regia, l'Rt nazionale sale per la quinta volta di seguito (1,09). Il più alto è a Bolzano (1,5), segue la Lombardia a 1,4. Preoccupa l'Umbria a 1,29. Analisi generale dei tecnici: «Questa settimana si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L'incremento dell'incidenza è stato comunque contenuto grazie alle misure di mitigazione adottate nel periodo festivo. L'epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale». Undici le Regioni a rischio alto. «Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento».

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