Ventunenne ubriaco e drogato si schianta in auto: muore la giovane fidanzata
IL 49ENNE, LA DROGA E L'INIEZIONE
Al termine degli accertamenti e dei rilievi eseguiti emergevano responsabilità nei confronti di Ivano Scogliacchi in ordine all’evento, il quale, oltre a provvedere all’approvvigionamento di eroina e cocaina, acquistati nel trascorso pomeriggio, si sarebbe prestato ad iniettare la sostanza al suo ospite, colto, successivamente, da un malore fatale che ne ha causato il decesso.
IL TERZO UOMO
C'era un terzo uomo nella casa del pusher dove è stato trovato morto Federico.
Sogliacchi avrebbe iniettato la dose letale al giovane cittadellese, ma in casa con i due c'era un terzo uomo, ora non indagato, ma sul cui ruolo i carabinieri stanno svolgendo stringenti accertamenti. Intanto in carcere a Padova, davanti al gip Domenica Gambardella, si è tenuto l'interrogatorio di garanzia di Sogliacchi. Questi ha raccontato la sua versione, ovvero avrebbe sostenuto di aver procurato la droga, ma di non averla iniettata lui stesso al 23enne. Il gip ha deciso di convalidare l'arresto e di disporre la misura cautelare in carcere.
LE ACCUSE E L'ARRESTO
Alla luce dei fatti i militari hanno proceduto al suo arresto poiché ritenuto responsabile dei reati di “morte o lesioni come conseguenza di altro reato” e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, provvedendo a sequestrare alcuni residui di sostanza rinvenuta in casa e materiale utilizzato per l’assunzione. L’arrestato è stato successivamente associato alla casa circondariale di Padova, mentre la salma è stata traslata nella camera mortuaria dell’ospedale civile di Cittadella, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L'INCIDENTE DI FEDERICO, ERA QUASI MORTO: IL COMA E LA VITA DA RICOMINCIARE DA CAPO
A 14 anni era quasi morto, vittima di un incidente stradale. Era stato travolto da un furgone a pochi metri da casa. Prima il coma, poi la riabilitazione. Federico Bonollo, 23 anni, di Cittadella, nell'Alta Padovana, aveva dovuto ricominciare la sua vita da zero, rimparando pure a leggere e a scrivere. Era rimasto solo, senza amici, e aveva anche dovuto abbandonare gli studi di chitarra classica. Un'esistenza che gli era difficile da sopportare, tanto che si era avvicinato alla droga, l'eroina.