«La sconfitta era nelle cose a causa della decisione della sinistra». Lo ha detto Raffaella Paita, candidata del Pd in Liguria. «Pastorino (ex Pd ndr) ha fatto un capolavoro politico ed ha regalato la Regione ad un uomo di Berlusconi», ha detto Paita, secondo la quale Pastorino ha fatto «un'operazione cinica per far vincere la destra». «Io mi assumo le mie responsabilità - ha aggiunto - ma il dato eclatante è che senza l'operazione di Pastorino avremmo vinto senza problemi».
«Se gli exit poll saranno confermati si profila una Regione Liguria senza maggioranza». Lo ha detto Sergio Cofferati, ex europarlamentare Pd, commentando i primi exit poll che danno a Raffaella Paita 21, 5 - 25,5 per cento dei voti, a Toti 28- 32 per cento, a Pastorino 11-15 per cento, a Salvatore 25 - 27 per cento, a Musso 1-3 per cento. Secondo Cofferati la posizione di Raffaella Paita (Pd), terza dopo Giovanni Toti (centrodestra) e Alice Salvatore (M5S), se confermata dai risultati effettivi, dovrebbe «avviare una riflessione all'interno della sinistra» che comunque non dovrebbe partire dall'idea di fare un partito.
Se Alice Salvatore risultasse prima, secondo Cofferati sarebbe interessante l'esperimento di una maggioranza M5S - Rete a Sinistra di Luca Pastorino. «La cosa che mi colpisce maggiormente in questo momento- ha aggiunto Cofferati riferendosi ai dati finora diffusi dal Viminale - è l'affluenza bassissima.
Si tratta di un dato che di deve fare riflettere in una regione come la Liguria tradizionalmente partecipe al voto».