Si chiama Elisabetta Condò la professoressa accoltellata nella scuola di Abbiategrasso. All'«Alessandrini» insegna italiano e storia, dopo anni in cui era stata docente alle medie. Il marito, anche lui insegnante, racconta dall'ospedale di Legnano dove la donna è ricoverata, lo choc per quello che è successo. «Ha avuto solo la forza di dirmi: “È stato... Non me l’aspettavo”. E io non ho voluto chiederle molto altro. Non volevo tormentarla. Era troppo scossa», le parole di Giuseppe Di Staso, riportate dal Corriere.
«Mia moglie non ha ancora la forza di parlare di quanto accaduto. È sotto anestesia.
«È presto per pensarci — dice Di Staso — Ci sarà un periodo lungo di rieducazione, si parla di settembre. E sarà verosimilmente necessario un percorso di aiuto psicologico: sia per lei, sia per i nostri figli. Però una cosa è certa: questo lavoro mia moglie lo ama. È molto motivata ed esperta, e questo è il riscontro che abbiamo sempre avuto dai suoi alunni e dalle famiglie, ma anche dai dirigenti con cui ha lavorato. Mia moglie in zona è molto conosciuta e stimata. Per questo l’accaduto ha fatto ancora più scalpore».
Il vicepreside Davide Rondena ha raccontato che, all’inizio, la docente non si è resa conto di essere stata aggredita: «Pensava che le fosse caduto addosso qualcosa dal soffitto». «È vero», spiega il marito. «Poi si è voltata e ha visto il ragazzo col coltello». Quel ragazzo che per lui era uno sconosciuto. «Non me ne aveva mai parlato in particolare. È uno come tanti altri, con qualche difficoltà scolastica, ma niente lasciava presagire una cosa del genere. Poi, si può spendere un pensiero anche per questo studente. Si è rovinato la vita».
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