L'Etna torna a dare spettacolo con una nuova eruzione. Nella tarda serata di ieri si è verificato infatti un trabocco lavico dal cratere di Sud-Est con una fontana di lava pulsante. Gli esperti, dopo le ripetute eruzioni in pochi giorni, assicurano: «Il fenomeno è particolarmente intenso ma non c'è alcun pericolo».
È stata una fase in crescita di energia fino al suo completo esaurimento, seguito e monitorato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. Circa un'ora dopo l'inizio del nuovo fenomeno sul cratere di Sud-Est dell'Etna si sono attivate altre bocche, in direzione della «bocca della sella». Successivamente l'attività si è ulteriormente intensificata, generando getti di lava alti 800-1.000 metri.
La notte scorsa «abbiamo assistito a quel che è stato certamente fra i parossismi più intensi e magnifici del cratere di Sud-Est dell'Etna», ma «con questa attività in corso non c'è pericolo». Lo scrive sulla propria pagina Facebook il vulcanologo dell'Ingv di Catania Boris Behncke sulla fase eruttiva del vulcano attivo più alto d'Europa. L'esperto sottolinea che «non c'è pericolo in caso di eventi come questo» e che «grazie al vento molto debole la ricaduta di materiale piroclastico sarà estremamente limitata questa volta». «Qualcuno - osserva il vulcanologo - sembra pensare che la colata lavica principale, in Valle del Bove, sia arrivata molto in basso, ma non è così, è arrivata là dove si sono fermate quelle dei parossismi precedenti, lontana dalle zone popolate. Perciò, per favore - invita Behncke - non mettete in giro e non condividete messaggio allarmisti, messaggi che parlano di cose spaventose ed eccezionali. L'Etna sta facendo le sue consuete cose, qualche volta un pò più intensamente, però con questa attività in corso non c'è pericolo».