Immigrati, Mogherini: «È una vergogna che Europa si svegli solo di fronte a morti»

Immigrati, Mogherini: «È una vergogna che Europa si svegli solo di fronte a morti»
Sabato 9 Maggio 2015, 17:06 - Ultimo agg. 17:10
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«È una vergogna che l'Europa si svegli solo di fronte ai morti, però abbiamo dato finalmente una risposta comune. Abbiamo deciso di triplicare la missione Triton quando fino a una settimana fa sembrava impossibile mantenerla». Lo ha detto l'Alta rappresentante della politica estera europea Federica Mogherini, riguardo all'emergenza immigrazione nel corso del dibattito nell'Auditorium di Expo.



«È una risposta che non cambierà la situazione nell'arco di una settimana - ha aggiunto - ma almeno quello che si sta facendo è da più fronti e li facciamo insieme e da europei».



«Le tragedie del mare hanno spesso il volto dei bambini. Ma il dolore e l'indignazione per immagini che abbiamo visto troppe volte non bastano. Tocca a tutta l'Unione europea, a tutti i suoi Stati membri condividere il dovere e la responsabilità di assicurare a questi bambini, a tutti i bambini, un futuro», ha continuato al Mogherini.



«Dopo l'ultima tragedia del Canale di Sicilia, il nostro impegno ora, e il mio personale - ha assicurato - è andare fino in fondo sulla strada che abbiamo imboccato di una solidarietà nuova, che possa tradursi sin dagli appuntamenti della prossima settimana a New York e a Bruxelles in nuove azioni concrete per salvare vite umane nel Mar Mediterraneo, per contrastare il traffico di esseri umani e per condividere in Europa la responsabilità dell'accoglienza dei rifugiati».



«Accogliamo positivamente l'impegno nei confronti di tutti i minori che cercano in Europa un futuro, dichiarato oggi dall'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché, nell'ambito delle prime anticipazioni dei media sull'agenda Ue, la proposta dell'obbligo per tutti gli Stati membri di accogliere i migranti - ha commentato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children - Ricordiamo infatti come il problema della migrazione sia duplice e vada affrontato da un lato adoperandosi per salvare vite umane, dall'altro accogliendo adeguatamente e assicurando la possibilità di costruirsi un futuro in Europa a tutti i minori che cercano disperatamente di fuggire da paesi in cui rischiano la vita quotidianamente».



Save the Children rileva come i Paesi dai quali si registra la maggior provenienza di minori siano quelli in cui esistono situazioni ad alto rischio per la malnutrizione e mortalità infantile. In Somalia, ad esempio, dalla quale sono arrivate in Italia dall'inizio dell'anno via mare 3.717 persone, di cui 722 donne e 556 bambini, si stima che più di un milione di persone soffrano di grave insicurezza alimentare, e il Paese risulta essere in assoluto il posto peggiore dove nascere ed essere madri e dove il tasso di mortalità sotto i 5 anni raggiunge 145,6 bambini ogni 1.000 nati vivi, o l'Eritrea, dove la mortalità infantile raggiunge il tasso di 49,9 bambini ogni 1000 nati vivi, o ancora, la Siria, paese in conflitto, dove secondo le stime l'insicurezza alimentare colpirebbe più della metà della popolazione e dal quale fuggire significa concedersi una speranza di sopravvivenza, e infine la Nigeria paese dove 11,2 milioni di persone sono malnutrite e una madre su 31 rischia di morire per cause legate alla gravidanza o al parto.



Nel corso dell'incontro Valerio Neri ha anche illustrato a Federica Mogherini il documento «2030: A World Without Extreme Poverty», che racchiude gli elementi essenziali dei nuovi obbiettivi di sviluppo sostenibile che saranno fissati dalle Nazione Unite a settembre 2015.
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