Fanno prostituire la figlia di 13 anni in cambio di regali: i genitori accusati di violenza sessuale

Fanno prostituire la figlia di 13 anni in cambio di regali: i genitori accusati di violenza sessuale
Fanno prostituire la figlia di 13 anni in cambio di regali: i genitori accusati di violenza sessuale
Giovedì 18 Aprile 2019, 18:08 - Ultimo agg. 18:23
2 Minuti di Lettura
Facevano prostituire la figlia 13enne con due adulti in cambio di regali e ricariche telefoniche: ora i genitori della ragazzina e due uomini sono imputati di violenza sessuale su minore sotto i 14 anni. L'inchiesta è coordinata dal pm della Dda di Firenze Eligio Paolini e i fatti, che si sono svolti nel Pisano, risalirebbero al 2013. La vicenda però è emersa all'attenzione degli inquirenti solo dal 2015 quando uno dei due adulti che avrebbe abusato della minore avvisò i carabinieri con una telefonata anonima.

I genitori sono imputati anche di induzione alla prostituzione minorile. La telefonata anonima che rivelò la vicenda venne fatta da un sessantenne della provincia di Pisa il quale aveva segnalato ai carabinieri che l'altro adulto abusava della minore. Successive indagini della polizia hanno permesso di accertare che lo stesso sessantenne, però, aveva agito per gelosia: infatti alla squadra mobile di Pisa è risultato che anche lui aveva abusato della 13enne in passato e pure con il consenso dei genitori. Gli abusi ci sarebbero stati fin da quando la ragazza aveva 13 anni.

Sempre dalle ricostruzioni emergerebbe che uno degli imputati risiede nel Nord Italia e aveva conosciuto la famiglia chattando su Fb con la madre della ragazzina. Quando nel 2015 le autorità vennero a conoscenza della vicenda, la ragazza venne affidata dal tribunale dei minori a una struttura protetta, poi, una volta diventata maggiorenne, è andata a vivere presso dei parenti. Intanto stamani si è aperta a Firenze l'udienza preliminare davanti al giudice Gianluca Mancuso a cui il pm ha chiesto il rinvio a giudizio dei quattro imputati. I difensori, avvocati Cristina Baglivo, Bernardo Polese e Laura Provamori, hanno chiesto al giudice ulteriori approfondimenti e, dunque, l'udienza preliminare è stata sospesa e rinviata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA