Family day, è iniziata la guerra dei numeri

Family day, è iniziata la guerra dei numeri
di Claudio Marincola
Sabato 30 Gennaio 2016, 17:33
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Più famiglie arcobaleno o più famiglie tradizionali? Neanche il tempo di sfumare i titoli di coda sul Family Day ed è già cominciata la guerrra dei numeri. Il confronto a distanza tra le cento piazze che 7 giorni fa hanno manifestato a favore del Ddl Cirrinnà e il popolo del Circo Massimo con il pollice verso sulle unioni civili. Per eccesso di pathos gli organizzatori della manifestazione di Roma hanno già dato i loro numeri: due milioni di persone. Ovvero circa il doppio delle presenze dichiarate dai movimenti a favore delle unioni civili (che pure si erano tenuti larghi...). Come se questa dilatazione di manifestanti bastasse di per sè a far approvare o fermare il ddl che da martedì prossimo arriverà a Palazzo Madama.

Per fortuna o purtroppo - a seconda di come la si veda  -  non saranno i numeri a decidere. Per una semplice ragione: Renzi ha già deciso. La legge s'adda fare, ce lo chiede l'Ue che minaccia sanzioni. Quindi si fàrà. Esultino o si rassegnino le reciproche fazioni, compreso il fronte episcopale che negli ultimi giorni ha provato a intervenire ma non ha toccato palla. Resta però aperto l'interrogativo: che legge si farà, Questo Renzi all'ultima direzione pd in cui si è affrontato l'argomento non lo ha specificato. Se il premier  accetterà di ritoccare l'impianto del Ddl, modificando o stralciando la step chiild adoption  o se invece difenderà l'integrità del testo affidandosi alle promessa del M5S:  votarlo solo se integro. In un caso o nell'altro un milione in più o un milione in meno sarà ininfluente. La partita mai come in questo caso si gioca altrove.
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