Vasco Rossi, fan morti in un incidente in moto per andare al concerto: raccolti 267 mila euro per le figlie

La coppia, oncologa lei, geometra lui, lasciò tre figlie di 17, 12 e 9 anni

Muoiono in un incidente per andare al concerto di Vasco, raccolti 267 mila euro per le figlie
Muoiono in un incidente per andare al concerto di Vasco, raccolti 267 mila euro per le figlie
Giovedì 20 Aprile 2023, 15:59 - Ultimo agg. 21 Aprile, 07:04
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Sono stati raggiunti 267mila euro dalla raccolta fondi per le figlie della coppia morta in un incidente per andare al concerto di Vasco Rossi. Quando il pomeriggio di venerdì 20 maggio 2022 Silvia Ruscelli e Ugo Beltrammi, originari di Sarsina sulle colline di Cesena, morirono in uno scontro sulla strada che porta a Trento.

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I fondi raccolti

Come è morta la coppia? In uno schianto contro un tir.

La tragedia si abbatté su Sarsina, una comunità di poco più di tremila abitanti. Oncologa lei, geometra lui, hanno lasciato tre figlie di 17, 12 e 9 anni. La comunità romagnola si è stratta intorno a di Giulia, Marta e Irene. Una raccolta fondi che ha maturato un tesoretto di 267mila euro grazie all'intervento degli amici, dallo Ior (Silvia Ruscelli era una stimata oncologa), l’istituto oncologico romagnolo e dall’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori (Irst). A donare sono state in tutto 3635 persone. In particolare 210.550 sono stati raccolti dall'Istituto Oncologico Romagnolo, 5.000 sono stati donati dall'organizzazione no-profit mentre i restanti 51.450 sono stati raccolti dagli amici di Silvia ed Ugo.

Il crowdfunding

Il crowdfunding è stato reso possibile grazie alla creazione di una pagina sul portale www.insiemeachicura.it. «Niente potrà riportare indietro i loro genitori di Giulia, Marta e Irene, ma la speranza è che questo le aiuti a realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni, nella certezza che il meraviglioso esempio rappresentato da Silvia ed Ugo fungerà sempre da stella polare nelle scelte che effettueranno”, spiegano dallo Ior al Corriere della Sera. La raccolta di crowdfunding era stata proposta dal professore Giovanni Luca Frassineti, responsabile dell’Unità Operativa in cui lavorava Silvia Ruscelli. Chi conosceva Silvia ha usato parole che fanno comprendere immediatamente come fosse esattamente il tipo di medico che chiunque riceva una diagnosi di cancro vorrebbe al proprio fianco”, raccontano ancora.

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