La grande truffa della fabbrica di Termini Imerese: sequestrati 16 milioni ai vertici Blutec

La grande truffa della fabbrica di Termini Imerese: sequestrati 16 milioni ai vertici Blutec
Venerdì 26 Luglio 2019, 10:09 - Ultimo agg. 18:20
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I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno dato esecuzione a un nuovo decreto di sequestro preventivo per 16 milioni di euro emesso dal gip torinese, nei confronti della Blutec spa, di Cosimo Di Cursi e Roberto Ginatta, già rispettivamente amministratore delegato e presidente del Consiglio di amministrazione della società che ha rilevato l'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. L'originario provvedimento di sequestro disposto dal gip di Termini Imerese era stato, infatti, annullato dal Tribunale del Riesame di Palermo. 

Le indagini coordinate inizialmente dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese e trasferite, per competenza territoriale, alla Procura della Repubblica di Torino, sono sfociate adesso nel nuovo decreto di sequestro. L'originario provvedimento di sequestro disposto dal gip di Termini Imerese era stato annullato dal Tribunale del Riesame di Palermo che aveva però pienamente convalidato i gravi indizi di colpevolezza rispetto alla malversazione, confermando il sequestro dell'intero compendio aziendale della Blutec spa, ad oggi ancora in amministrazione giudiziaria per rischio di reiterazione di analoghe condotte di reato. Gli indagati sono accusati di aver distratto ingenti finanziamenti pubblici, erogati per il tramite di Invitalia (per conto del ministero dello Sviluppo Economico), per sostenere il programma di sviluppo finalizzato alla riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese, che prevedeva la realizzazione di una nuova unità produttiva presso gli opifici della ex impresa Fca Italy Spa per la produzione di componentistica automotive.

La Bluetec spa, costituita nel 2014, con sede legale in Pescara ma sede decisionale effettiva a Rivoli (To), ha sottoscritto nel 2015 l'accordo di programma con i dicasteri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la Regione Siciliana e il Comune di Termini, per un importo complessivo di circa 95 milioni di euro, chiedendo agevolazioni pubbliche per oltre 71 milioni di euro (67 milioni per finanziamento agevolato e 4 milioni a fondo perduto). A partire dal dicembre 2016, sono stati erogati alla società circa 21 milioni a titolo di anticipazione, tutti provenienti dalla Regione Siciliana.
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