Trauma cranico-toracico, con interessamento degli arti inferiori. E’ quanto sarebbe emerso dall’esame autoptico, eseguito dall’anatomopatologo, Ildo Polidoro, sui corpi di Maurizio Tortola, 32 anni e Rossana Di Noia, 31anni, i due fidanzati di Isernia, motociclisti, che hanno perso la vita sulla Strada Regionale 83 Marsicana, nell’impatto con una vettura.
Dopo l’ispezione cadaverica, disposta dal Pm della Procura dell’Aquila, Stefano Iafolla, le due giovani salme sono state restituite ai familiari per la celebrazione del rito funebre, che si è svolto nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore.
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Nel giorno dei funerali dei due fidanzati, i familiari delle vittime, hanno trovato la forza di rompere il silenzio. «Troppa fretta di archiviare il caso, di scaricare ogni colpa sul motociclista», si legge nella nota divulgata . Il padre e le due sorelle di Tortola e i genitori e la sorella di Di Noia, non sono riusciti a nascondere la loro amarezza, per il fiume di parole dette, scritte e commentate circa la dinamica del sinistro. Ci tengono a chiarire bene che è ancora tutta da accertare. Ed è proprio per questo, per fare piena luce su fatti e responsabilità, che i congiunti dei due centauri, si sono affidati, attraverso l’Area Manager e consulente legale Sabino De Benedictis, a Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale, nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avvocato, Marco Bevilacqua, del Foro di Chieti. Auspicano che la Procura possa disporre una perizia cinematica, per ricostruire nel dettaglio le cause, la dinamica e le responsabilità del terribile scontro, legate a vari fattori, non ultima, la velocità tenuta da entrambi i veicoli.