Fidanzati uccisi a Lecce, la mamma di Eleonora: «Oggi sono più felice». Confermato in appello l’ergastolo per Antonio De Marco

La sentenza della Corte d'assise d'appello di Lecce

Fidanzati uccisi a Lecce, confermato in appello l’ergastolo per Antonio De Marco
Fidanzati uccisi a Lecce, confermato in appello l’ergastolo per Antonio De Marco
Giovedì 9 Febbraio 2023, 18:00 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 07:05
3 Minuti di Lettura

«Oggi sono un po' più felice. Nessuno mi potrà dare indietro mia figlia, ma oggi Daniele ed Eleonora hanno avuto giustizia». Con queste parole la madre di Eleonora Manta, Rossana Carpentieri, ha commentato il verdetto del tribunale. I giudici della Corte d'assise d'appello di Lecce hanno confermato la condanna all'ergastolo per Antonio De Marco, lo studente 23enne di Casarano reo confesso dell'omicidio dell'arbitro leccese Daniele De Santis, di 33 anni, e della fidanzata 30enne Eleonora Manta. La sentenza è stata emessa questa mattina nell’aula bunker del carcere di Borgo San Nicola, nel leccese. 

Fidanzati uccisi a Lecce, la sentenza dell'appello

De Marco è stato condannato al carcere a vita per il reato di omicidio volontario con le aggravanti della crudeltà e della premeditazione, come già stabilito dai giudici in primo grado.

L'assassino dovrà anche scontare i primi tre anni di detenzione in regime di isolamento diurno.

De Marco aveva massacrato la coppia con quasi 80 coltellate la sera del 21 settembre 2020 in un'abitazione di via Montello, a Lecce, la stessa casa in cui i due fidanzati avevano condiviso per mesi con il loro assassino. 

Italiani uccisi in Germania, Sandra Quarta ammazzata dallo zio e sepolta in giardino. L'amico Christian giustiziato perché la stava cercando?

Uccisi perchè «troppo felici»

«Li ho uccisi perché erano troppo felici insieme», aveva ammesso durante un interrogatorio il killer, a cui è stato riconosciuto un disturbo narcisistico di personalità di tipo "covert": «Per un narcisista di questo tipo, e quindi per un analfabeta emotivo, la felicità altrui, oltre a non essere compresa, viene vissuta come una condizione che nessuno merita. A parte lui stesso», ha spiegato la criminologa Anna Vagli su Fanpage.it. Da qui, il bisogno di vendicarsi sulla coppia innocente.

 

La conferma della pena al carcere a vita è stata confermata dai giudici nonostante la richiesta avanzata dai legali di De Marco - Andrea Starace e Giovanni Bellisario - di sottoporre il loro assistito a una nuova perizia psiachiatrica per verificarne la capacità di intendere e di volere (già dimostrata da un precedente esame). La richiesta è stata però respinta dalla corte. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA