Un bambino di undici anni, figlio di un carabiniere, è morto oggi nella sua abitazione in provincia di Pisa dopo essersi sparato un colpo alla testa con la pistola del padre. La vittima viveva con i genitori in un piccolo centro alle porte della città della Torre pendente: un colpo di pistola lo ha raggiunto alla testa. Il bambino, è stato appurato, era da solo nella sua camera quando è rimasto ferito mortalmente, ancora da capire come sia potuto accadere, come abbia fatto a spararsi. L'arma sarebbe quella del padre, un carabiniere in servizio in una provincia vicina.
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La pistola
Tutto è avvenuto intorno alle 13.30.
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Le ipotesi
Per ore in quella casa sono stati fatti i rilievi e si è cercato di dare una spiegazione a qualcosa che è sembrato fin da subito del tutto inaccettabile. Le certezze tuttavia sono ancora poche. Il bambino era nella sua camera. Da capire come sia riuscito a impossessarsi della pistola e come, dopo averla impugnata, sia partito il colpo che l'ha raggiunto alla tempia uccidendolo. Si attendono gli accertamenti scientifici e il lavoro del sostituto procuratore che coordina le indagini, Flavia Alemi: questo pomeriggio si è recata a sua volta nell'abitazione per effettuare un sopralluogo. Tra le ipotesi si è pensato a un colpo partito accidentalmente ma al momento non se ne escludono altre. Le insegnanti e gli amici del bambino lo descrivono come «un ragazzino allegro, sereno e con un ottimo rendimento scolastico».