ESTE - Era stato accusato di essere un finto cieco e di aver truffato l'Inps intascando quasi 350mila euro in quindici anni (dal 2006 al 2020). Invece no. Lui quella gravissima menomazione alla vista ce l'ha davvero e la pensione di invalidità e l'accompagnatoria gli spettavano eccome.
Crotone, si fingeva cieco e percepiva invalidità: sequestri per 160mila euro
Tira finalmente un sospiro di sollievo il 66enne di Este che ad aprile dell'anno scorso era stato denunciato dalla Guardia di Finanza per truffa aggravata in concorso ai danni dell'Inps, insieme alla moglie 63enne, sua presunta spalla in un raggiro che in realtà non è mai avvenuto. Giovedì mattina l'uomo, difeso dall'avvocato Alessandro Osetto, è stato assolto perché il fatto non sussiste dal gup Raffaele Belvederi del Tribunale di Rovigo. Tutto è iniziato ad agosto del 2019 con una segnalazione anonima alle Fiamme Gialle di Este. Quel cieco visto aggirarsi con disinvoltura per le strade a piedi o in bici destava qualche sospetto. I dubbi erano esplosi L'1 aprile del 2020 quando i finanzieri, in pieno lockdown, lo avevano pizzicato a spasso col cane (non cane-guida) lontano da casa, senza validi motivi. A quel punto erano scattati gli accertamenti. Il gip, su richiesta della Procura, aveva anche disposto il sequestro di circa 350mila euro, pari alla cifra che secondo l'accusa il 66enne e la moglie avevano sottratto indebitamente all'Inps percependo la pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento.
Sotto sigilli erano finiti conti bancari, depositi, polizze assicurative, due immobili e l'auto di proprietà.
A smontare le accuse ci ha pensato però l'accertamento fatto dall'Inps in regime di autotutela: a ottobre la commissione medico-legale ha ribadito la qualifica di cieco assoluto già riconosciuta in precedenza.