Il finto cieco non ci vede davvero, l'Inps gli restituisce 350mila euro: «Nessuna truffa»

Il finto cieco non ci vede davvero, l'Inps gli restituisce 350mila euro: «Nessuna truffa»
di Maria Elena Pattaro
Sabato 12 Giugno 2021, 13:11 - Ultimo agg. 13:23
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ESTE - Era stato accusato di essere un finto cieco e di aver truffato l'Inps intascando quasi 350mila euro in quindici anni (dal 2006 al 2020). Invece no. Lui quella gravissima menomazione alla vista ce l'ha davvero e la pensione di invalidità e l'accompagnatoria gli spettavano eccome.

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Tira finalmente un sospiro di sollievo il 66enne di Este che ad aprile dell'anno scorso era stato denunciato dalla Guardia di Finanza per truffa aggravata in concorso ai danni dell'Inps, insieme alla moglie 63enne, sua presunta spalla in un raggiro che in realtà non è mai avvenuto. Giovedì mattina l'uomo, difeso dall'avvocato Alessandro Osetto, è stato assolto perché il fatto non sussiste dal gup Raffaele Belvederi del Tribunale di Rovigo. Tutto è iniziato ad agosto del 2019 con una segnalazione anonima alle Fiamme Gialle di Este. Quel cieco visto aggirarsi con disinvoltura per le strade a piedi o in bici destava qualche sospetto. I dubbi erano esplosi L'1 aprile del 2020 quando i finanzieri, in pieno lockdown, lo avevano pizzicato a spasso col cane (non cane-guida) lontano da casa, senza validi motivi. A quel punto erano scattati gli accertamenti. Il gip, su richiesta della Procura, aveva anche disposto il sequestro di circa 350mila euro, pari alla cifra che secondo l'accusa il 66enne e la moglie avevano sottratto indebitamente all'Inps percependo la pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento.
Sotto sigilli erano finiti conti bancari, depositi, polizze assicurative, due immobili e l'auto di proprietà.


A smontare le accuse ci ha pensato però l'accertamento fatto dall'Inps in regime di autotutela: a ottobre la commissione medico-legale ha ribadito la qualifica di cieco assoluto già riconosciuta in precedenza.

L'ente previdenziale ha quindi restituito al 66enne gli importi erogati in questi 15 anni e versato anche le cifre relative all'ultimo periodo. «Nella categoria dei ciechi assoluti, spiega il legale, ci sono anche gli ipovedenti gravissimi con un campo visivo inferiore al 3%». Come nel caso dell'atestino ex rivenditore di latte, che ha un occhio completamente privo di vista, mentre l'altro presenta una lesione retinica dell'80%, che gli permette di scorgere i contorni degli oggetti e di aggirarsi su percorsi ben noti o compiere azioni quotidiane come portare a spasso il cane. «Ringrazio il direttore dell'Inps di Este e del direttore provinciale. Entrambi si sono prodigati in prima persona».

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