Terminata Joint Stars 2023, «testata» la contraerea

La più grande esercitazione complessa che ha visto le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale con l'approccio green: tutti i materiali usati verranno rimossi e reimpiegati

Il lancio di uno Stinger durante l'esercitazione delle Forze Armate
Il lancio di uno Stinger durante l'esercitazione delle Forze Armate
Lunedì 5 Giugno 2023, 19:14 - Ultimo agg. 19:30
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È terminata la Joint Stars 2023, l’esercitazione complessa multi-dominio che ha visto le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce emergenti, tra cui droni sottomarini o aerei.

Durante la Joint Stars i reparti di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri, si sono anche esercitati in 28 eventi “interagenzia”, allo scopo di incrementare l'integrazione e l'interoperabilità tra le componenti delle Forze Armate e le altre articolazioni dello Stato coinvolte nella gestione dell'ordine pubblico, nelle attività di contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, nel soccorso ai profughi e nella gestione delle situazioni emergenziali.

L’ultima attività addestrativa si è svolta presso il Poligono Sperimentale Interforze di Salto di Quirra, dove le unità controaeree dell’Esercito hanno messo in campo i principali sistemi in dotazione, in grado di fronteggiare le minacce portate da missili balistici, velivoli ad ala fissa ed ala rotante, sino ai mini e micro aeromobili a pilotaggio remoto.

Durante l’evento addestrativo, inserito nello scenario della Joint Stars, sono stati lanciati missili Aster e missili Stinger.

In particolare, i missili Aster-30 sono stati lanciati dalle squadre operative del 4° reggimento “Peschiera” e dal 17° reggimento “Sforzesca”, mentre gli Stinger dai posti tiro del 17° “Sforzesca” e dal 121° “Ravenna”.

Ai lanci missilistici hanno contribuito oltre 150 soldati provenienti da tutti i reparti dell’Artiglieria Controaerei, che si sono addestrati e approntati per garantire il corretto svolgimento dell’esercitazione a fuoco e il raggiungimento della piena capacità operativa.

In totale le attività addestrative, pianificate e dirette dal Comando Operativo di Vertice Interforze, hanno visto operare oltre 5.300 uomini e donne e 900 piattaforme provenienti dalle Forze Armate, inclusa Guardia Costiera, e dai Corpi Armati e non dello Stato, quali Guardia di Finanza, Protezione civile, Corpo militare della Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco.

Coinvolti anche assetti stranieri – tra questi un battaglione meccanizzato norvegese, assetti delle Nato Standing Naval Forces e ufficiali di staff sloveni. Alle attività hanno preso parte, per la prima volta in una esercitazione interforze, studenti universitari di importanti atenei nazionali (Luiss “Guido Carli", Lumsa, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Università degli Studi di Genova).

Anche per questo evento, particolare cura è stata posta al tema ambientale: i materiali rilasciati sul territorio o nei fondali marini interessati dalle attività addestrative della Joint Stars, che per essere impiegati devono essere preliminarmente valutati attraverso le rispettive Schede di Sicurezza Integrata e dichiarati non contaminanti, verranno comunque rimossi.

Campagne di individuazione e rimozione dei residuati sono già state pianificate nel periodo estivo di sospensione delle attività e i materiali recuperati che non potranno trovare utile re-impiego verranno regolarmente smaltiti secondo le norme vigenti in materia.

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